Verona, Anpi e femministe contro congresso anti-aborto promosso da Fn

Animi in fermento in città per il congresso organizzato da Forza Nuova ed in programma domani, al quale parteciperanno diversi altri partiti di destra, provenienti anche dall’estero: tema del dibattito l’abolizione della legge 194, che tutela l’aborto. Pronti a dare battaglia Anpi, femministe di “Non una di meno” e partiti di sinistra

Verona, Anpi e femministe contro congresso anti-aborto promosso da Fn

Si accendono gli animi per la prossima manifestazione organizzata a Verona da Forza Nuova contro la pratica dell’aborto e la legge 194 che la tutela.

Domani, infatti, si terrà un convegno internazionale sul tema, fortemente voluto dal movimento di estrema destra. Fra i partecipanti, il segretario nazionale Roberto Fiore, altri esponenti del partito, giuristi, e personalità politiche provenienti dall’estero, come Marian Kotleba (Partito Popolare Nostra Slovacchia).

Stando a quanto riferito dagli organizzatori, a seguito del congresso si terrà anche un corteo, promosso dal Comitato No194 e finalizzato ad esprimere la richiesta di abrogazione della sopracitata norma. Forza Nuova ha già fatto sapere che prenderà parte alla manifestazione.

Naturalmente si è subito fatta sentire la replica degli antagonisti, fra cui spiccano Anpi e l’associazione femminista “Non una di meno”.

Anpi Verona ha espresso in una nota la propria preoccupazione ed ha promesso che scenderà in piazza, rispondendo con un controcorteo. “Verona sarà nuovamente teatro di eventi che richiamano all’odio e all’intolleranza. Non rimaniamo indifferenti”, ha dichiarato l’associazione, come riportato da “Il Secolo d’Italia”. Con Anpi, anche i partiti di sinistra, che si uniranno alla protesta.

Determinate anche le femministe di “Non una di meno”, arrivate addirittura a scrivere una preoccupata lettera al questore ed al prefetto di Verona per chiedere di non autorizzare il corteo contro l’aborto. Le attiviste erano già sul piede di guerra dopo l’approvazione del comune alla nomina di Verona a “città pro-vita”. Una mozione voluta dal consigliere della Lega Alberto Zelgher e da loro osteggiata.

Del resto la pratica dell’aborto è un tema caro alle femministe, arrivate a distribuire fra gli studenti degli oposculi informativi sui metodi contraccettivi e sulla “pillola del giorno dopo”, insieme a delle caramelle. Un gesto che non è piaciuto proprio a tutti. “È inaccettabile che venga veicolato un messaggio che associa un farmaco a una caramella. La pillola del giorno dopo è un farmaco a tutti gli effetti che ha controindicazioni e effetti sul fisico di una ragazza.

Non è così che si fa prevenzione”, aveva immediatamente commentato il consigliere leghista Anna Grassi.

Grande fermento, dunque, per la giornata di sabato, quando due realtà tanto distanti entreranno nuovamente in collisione.

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