Gli episcopati europei hanno le idee chiare: il Vecchio Continente, anche in materia di migranti, deve essere contraddistinto da solidarietà. Questa è solo una delle sintesi possibili tra quelle derivabili dalla lettura del documento finale presentato dopo l'annuale riunione della Ccee, cioè di tutte le conferenze episcopali d'Europa, che si è svolta in questi giorni a Poznan, in Polonia, ma è anche quella più evidente.
La solidarietà, hanno spiegato i vescovi, così come riportato da Vatican News, è costituita da "accoglienza" e "integrazione". Caratteristiche che dovrebbero accompagnare qualunque decisione relativa tanto a "problemi nazionali" quanto a quelli "internazionali". L'avversario, per così dire, è quella "cultura individualista", che arriverebbe ad avere i tratti di un vero e proprio "pensiero unico". La stessa mentalità che porterebbe "ad una visione economicistica in cui "la solidarietà non ha casa, i più deboli sono sentiti un peso, e gli immigrati vengono percepiti come stranieri". Non è questa la prima volta, del resto, che alcune Conferenze episcopali europee lanciano un appello pubblico in favore dell'accoglienza di coloro che provano a migrare verso i nostri territori continentali. La differenza sta nel fatto che il coro di questi giorni è all'unisono.
Il documento conclusivo della riunione ha anche richiamato l'Europa, intesa come istituzione. Quella che per i vescovi dovrebbe "sviluppare lo spirito della reciproca comprensione e cooperazione, respirando con i suoi due polmoni cristiani - oriente e occidente - l’aria buona della solidarietà”. "No", insomma, alle ristrettezze promosse da certe ideologie e a quelle che sarebbero delle vere e proprie chiusure pretestuose. L'ormai nota "linea dura". Poi un elogio del volontariato sviluppatosi attorno alla cristianità: "...questi volontari di organismi caritativi - hanno scandito i vescovi - sono in grado di essere come il Buon Samaritano della parabola evangelica". Ecco perché l'Europa “deve sviluppare lo spirito della reciproca comprensione e cooperazione, respirando con i suoi due polmoni cristiani - oriente e occidente - l’aria buona della solidarietà”. L'esempio dei volontari dovrebbe bastare al Vecchio Continente per capire da che parte stare.
Gli episcopati hanno voluto anche esprimere la loro solidarietà al papa per gli attacchi sferrati in queste ultime
settimane e hanno ringraziato Papa Francesco per la convocazione di quello che alcuni hanno definito "Sinodo straordinario" (ma così non 'è) sul tema della prevenzione degli abusi ai danni dei minori e degli adulti vulnerabili.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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