Cronache

Il vescovo condanna il giudice dopo la sentenza al tabaccaio

Dopo la sentezza del giudice a due anni e 8 mesi più un risarcimento alla famiglia del ladro, è intervenuto anche il vescovo di Chioggia in difesa di Franco Birolo. Il tabaccaio di Civè di Correzzola che uccise un ladro intento a rubare nel suo negozio

Il vescovo condanna il giudice dopo la sentenza al tabaccaio

Oltre il danno, anche la beffa. È quello che ha pensato Franco Birolo, il tabaccaio di Civè di Correzzola, condannato da un giudice per aver sparato e ucciso un malvivente che si introdusse nel suo negozio per rubare l'incasso.

Ora in difesa di Birolo interviene anche monsignor Adriano Tessarollo, dal 2009 vescovo di Chioggia. In un editoriale sul settimanale diocesano "La Scintilla" si legge: "Mi permetta un’ironia, signora giudice: quello che non era riuscito forse a rubare il ladro da vivo, glielo ha dato il giudice, completando il furto alla famiglia, un bel vitalizio ottenuto per i suoi familiari, con l’incidente accadutogli nel suo 'lavoro di ladro'".

Parole forti, ma forti. Infatti, il magistrato in questione, tale Beatrice Bergamasco, ora vive sotto scorta per le diverse minacce ricevute dopo la condanna (ingiusta) a Birolo. La Bergamasco ha inflitto due anni e 8 mesi di reclusione al tabaccaio. In più un risarcimento di 325mila euro che l'uomo dovrà versare alla famiglia di Igor Ursu, il ladro moldavo colpito a morte da un colpo di pistola sparato, come specifica il pm, per "legittima difesa".

"Parole di buon senso che non posso che condividere totalmente", dice Roberto Calderoli, vice presidente del Senato e Responsabile Organizzazione e Territorio della Lega Nord, "Davvero parole di buon senso, che spero riescano ad arrivare fino in Parlamento dove sta ammuffendo la proposta di legge della Lega Nord per abolire il reato di eccesso di legittima difesa quando chi si difende viene aggredito in casa propria o nel proprio esercizio commerciale o nella propria impresa".

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