Cronache

"Una pubblicità sessista": scoppia la bufera a Ragusa

Un'azienda siciliana è nell'occhio del ciclone per aver sponsorizzato uno scooter elettrico in modo troppo "spinto". Indignazione tra i cittadini, il sindaco di Ragusa è intenzionato a far rimuovere la pubblicità

"Una pubblicità sessista": scoppia la bufera a Ragusa

Se è vero che il binomio donne-motori ha sempre suscitato un certo fascino, il cartellone pubblicitario sessista comparso per le vie di Ragusa fa molto discutere.

Il manifesto della discordia mostra, di spalle, una giovane donna seminuda con il lato B in evidenza per pubblicizzare uno scooter elettrico ed una scritta palesemente allusiva: "Vienimi dietro, sono elettrica".

Come riporta Meridionews.it, il cartellone è comparso per le strade di Ragusa provocando, soprattutto sul web, un'ondata di indignazione per l'immagine ed il contenuto considerati di cattivo gusto e sessisti ed urtando la sensibilità di molti cittadini. L'azienda "Attrazione elettrica" ha scelto questa maniera per sponsorizzare la vendita di un nuovo scooter nel capoluogo siciliano con un cartellone 6x3 ed un post in bella mostra anche sul profilo Facebook aziendale.

#Boicottiamolo

Il post, che è stato preso d'assalto, ha creato numerosi commenti negativi con l'aggiunta dell'hastag #boicottiamolo. "Una pubblicità del genere è un'offesa per tutti, donne e uomini! Non avete altri argomenti se non cadere nella volgarità dei doppi sensi e delle allusioni?", si legge in uno dei commenti apparsi su Facebook. E ancora: "Gli pseudo pubblicitari, che hanno un modo tanto originale ed hanno creato quest'ennesima vergogna al senso di rispetto verso tutte le donne del pianeta, dovrebbero farla visionare prima alle loro figlie, mogli, madri".

La segnalazione è arrivata fino al municipio con il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, che è intervenuto sulla vicenda inviando una segnalazione all’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria "affinché adotti tutti i provvedimenti di propria competenza - come scrive sul proprio profilo Facebook - L’Istituto ha infatti sottoscritto un Codice di autodisciplina che consente di bloccare e far ritirare le campagne sessiste o offensive a un apposito organo giudicante, il Giurì della pubblicità", ha comunicato il primo cittadino.

Ma la battaglia è appena cominciata. "Al tempo stesso - continua il post del sindaco - stiamo procedendo con una diffida per l’agenzia pubblicitaria. Essendo però convinto che l’obiettivo di chi ha predisposto il manifesto fosse proprio quella di creare clamore, eviterò ogni ulteriore commento".

La replica dell'azienda

Da "Attrazione elettrica", che ha due punti vendita a Ragusa e Pozzallo, fanno sapere che non c'è intenzione, al momento, di ritirare la pubblicità che farebbe parte di una strategia comunicativa più ampia e che non viene ritenuta un errore.

Insieme ai legali, la società sta valutando quali iniziative intraprendere.

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