C'è un modo per giocare d'anticipo con i malanni di stagione? Anche con l'influenza e le cosiddette sindromi parainfluenzali (mal di gola e di orecchi, raffreddore, tosse) la miglior difesa è la prevenzione. Che non significa fare scorta di antibiotici e assumerli alla prima linea di febbre, tantomeno uscire di casa coperti da strati di lana o pail.
Ma rispettare un insieme di accorgimenti utili a fortificare il nostro corpo dall'interno e renderlo capace di affrontare virus e batteri senza conseguenze.
Prima regola: lavarsi spesso le mani. Se si passano molte ore fuori casa non dimenticare di portarsi dietro i foglietti di sapone o un gel detergente senz'acqua. Seconda regola: imparare a respirare. I cantanti e i maestri di yoga si ammalano meno di malattie dell'apparato respiratorio: l'ossigeno deve attraversare le narici e arrivare fino alla pancia. Chi inspira dalla bocca o trattiene il fiato nella parte alta del corpo è più soggetto a raffreddori e bronchiti.
Terza regola: fare attività aerobica all'aperto, in qualsiasi stagione. Camminare per mezz'ora due-tre volte a settimana è un vero toccasana, a qualsiasi età. Quarta regola: vestirsi a strati e ricordarsi di alleggerirsi o coprirsi a seconda della temperatura.
In casa spegnere i termosifoni nelle camere da letto, favorire il ricambio d'aria, aprendo le finestre, anche negli uffici e nelle scuole. E quando, malauguratamente, il virus dell'influenza o qualcuno degli altri centinaia che provocano i disturbi para-influenzali - e per i quali non esiste vaccino - , dovesse avere la meglio, ricordiamoci che siamo fatti per combattere i malanni. E che, da sani, un'influenza significa soltanto febbre, mal di testa, raffreddore e qualche giornata da passare a letto. Se invece ci facciamo cogliere da qualsiasi virus con le difese ridotte al minimo, mal nutriti, stanchi, stressati e pigri, rischiamo, al contrario, di subire le peggiori complicazioni batteriche (queste sì da trattare con antibiotici).
Cosa mangiare
Abbiamo chiesto a Brenno Canovi, medico, esperto di nutrizione in quale modo mangiare per fortificare il nostro organismo e combattere virus e batteri. Prima regola: evitare i cibi confezionati, merendine comprese e di saltare la prima colazione. Al mattino si fa il pieno di energia; sì a frutta fresca di stagione, a una fonte proteica e a una di carboidrati e zuccheri. «È importante che la frutta e la verdura prescelte seguano il ritmo stagionale - ricorda Canovi - assurdo pretendere le fragole a gennaio, non si può pensare che contengano micronutrienti freschi». Meglio crudo o cotto? «Per prevenire le malattie da raffreddamento meglio crudo: sedano, rapanelli, porri, radicchio, finocchi, carote, peperoni. O semi-crudi, broccoli, cavolfiori e zucchine appena sbollentati o passati in padella con un filo d'olio in modo da lasciarli croccanti».
Come integrare
«Le vitamine essenziali in questa stagione sono la C, la A e la D» spiega Brenno Canovi. Fra gli integratori nuovi Poolpharma ha messo sul mercato l'estratto dei germogli di Olivello Spinoso.
«Potenzia l'attività dei macrofagi e ferma la proliferazione del virus - spiega l'esperto - Gli studi sono stati messi a punto da ricercatori russi: in Russia l'Olivello è un vero farmaco, non un semplice integratore. Ed è adatto anche per ridurre i sintomi influenzali».Infine, ricordiamo che non ammalarsi è anche la miglior spending review e se facciamo risparmiare allo Stato un po' di vaccini anche il ministro ci ringrazierà.
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