Violenza sessuale di gruppo su una commessa: nei guai un professore

Un insegnante e un muratore sono accusati da una 34enne di violenza sessuale di gruppo, avvenuta dopo una serata a base di alcol e droga ad Ancona. Il giudice ha disposto il giudizio e il processo inizierà il 30 maggio prossimo

Violenza sessuale di gruppo su una commessa: nei guai un professore

Dovranno rispondere di violenza sessuale di gruppo ai danni di una commessa di Ancona che li accusa di averla stuprata dopo una serata a base di alcol e cocaina. Il prossimo 30 maggio è fissata l’udienza che vede imputati un professore di un istituto superiore e un muratore. I due respingono ogni accusa.

La cena da un amico e poi la presunta violenza

La vicenda alla base della denuncia sarebbe avvenuta la sera del 24 aprile del 2021. Quel giorno la commessa di Ancona va a cena a casa di un amico e tra le persone presenti c’è il professore. La ragazza e l’insegnante si conoscono già. La serata, secondo le ricostruzioni effettuate dagli inquirenti e dal racconto della ragazza, prosegue in modo tranquillo, anche se viene bevuto molto vino e qualcuno fa anche uso di cocaina. L’insegnante, che lavora in una scuola dell’anconetano, a cena finita chiede alla commessa, una 34enne di Ancona, di andare a bere qualcosa con lui a casa. La ragazza accetta e si mette alla guida dell’auto, essendo quella che ha bevuto meno. Ma una volta a casa dell’uomo, stando a quanto ha raccontato, si ritrova anche il muratore e un altro uomo dell’età di circa 40 anni, che ancora oggi è rimasto sconosciuto. La ragazza ha raccontato di essere stata spinta con la forza ad avere più rapporti sessuali con i tre soggetti. Una volta rientrata a casa, avrebbe chiesto aiuto a un amico, che l’aveva portata al pronto soccorso dove le erano stati diagnosticati i segni della violenza e anche delle lesioni a un braccio.

La denuncia, le indagini e uno degli uomini che si presenta in negozio

Col referto medico, la ragazza ha preso coraggio e si è recata al commissariato dove ha sporto denuncia. Nel giro di qualche giorno gli agenti hanno identificato i presunti responsabili e il Pm ha emesso anche delle misure cautelari nei loro confronti. Ma nonostante questo, qualche giorno dopo, uno degli indagati si presentò al negozio dove lavora la commessa, invitandola a bere qualcosa con l’evidente intento di farla desistere dalla denuncia. Durante le fasi dell’indagine, l’avvocato che difende l’insegnante ha portato una testimonianza che scagionerebbe dalle accuse il professore, con riferimenti a quella giornata e ai rapporti tra la commessa e l’insegnante. È probabile che sarà una delle carte che la difesa riproporrà in aula.

Nei giorni scorsi, il

sostituto procuratore di Macerata Rosanna Buccini ha chiesto il giudizio immediato per i due, accusati di violenza sessuale di gruppo aggravata dall’uso degli stupefacenti. Il gip ha fissato la prima udienza al 30 maggio.

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