Verso la 'fase 2' della battaglia: "Così rintracciamo gli immuni"

A darne notizia il direttore del Consiglio superiore di Sanità Locatelli, che ha chiarito: "Stiamo definendo il dimensionamento campionario tenendo conto di vari criteri, tra cui quello dei profili lavorativi in relazione alle attività"

Verso la 'fase 2' della battaglia: "Così rintracciamo gli immuni"

Sarebbe in dirittura d'arrivo e si dovrebbe definire in tempi brevi la scelta dei target di popolazione su cui saranno effettuati i test sierologici a larga scala, per avere un quadro della diffusione epidemiologica dell'infezione da coronavirus. Ad affermarlo, in queste ore, è il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli, che ha spiegato: "Stiamo definendo il dimensionamento campionario tenendo conto di vari criteri, tra cui quello dei profili lavorativi in relazione alle attività", più strategiche in vista della fase due della riapertura.

Cosa sono i test sierologici

I test sierologici funzionano come una sorta di indagine sul sangue del paziente e permettono di scoprire se la persona sia venuta a contatto con l'infezione da Covid-19 e quando. Gli esami, partendo appunto dal sangue, cercano gli anticorpi che l'organismo produce in risposta a un virus specifico ma, ovviamente, non possono sostituire i tamponi, che servono invece a individuare le persone infette e soprattutto ancora contagiose.

"Utile il distanziamento sociale"

Locatelli, intervistato da Il Messaggero, questa mattina aveva fatto sapere che il calo delle ultime ore era stato previsto ma che la prossima "non sarà un'estate normale". "Sono decisamente dei numeri che danno ulteriore evidenza di quanto sia stata giusta la scelta di intraprendere misure di contenimento e distanziamento sociale", ha spiegato il direttore. Che ha però ricordato l'importanza di non abbassare la guardia in questa fase.

"Fidarsi della scienza"

"È importante che questo Paese ora cominci a fidarsi della scienza. Ci eravamo accorti che era diminuita la pressione sui pronto soccorso, che si era ridotto l'indice di contagiosità e sapevamo che questo avrebbe portato a un calo delle persone decedute", ha spiegato Locatelli. Che poi aggiunge: "Certo, questo risultato non deve essere letto come la fine del problema. Lo dico chiaramente: non sarà un'estate come quelle del passato, qualche limitazione resterà. E dovremo ragionare settimana per settimana".

Quali i comportamenti da tenere

E sui comportamenti da adottare durante le prossime festività pasquali, il presidente del Consiglio superiore di Sanità ha dichiarato: "Vanno vissute in modo

differente, rispettando le misure di distanziamento. Ci saranno altri giorni di Pasqua e Pasquetta nelle nostre vite, quest'anno il regalo più importante che possiamo farci è confermare i numeri di oggi".

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