Coronavirus

Virus, il paziente 1 di Codogno ha iniziato a respirare da solo

Il manager lombardo di 38 anni, ricoverato a Pavia, è stato "stubato" e ha iniziato a respirare autonomamente. A darne notizia è l'assessore Gallera, che ha aggiornato anche i numeri in Lombardia

Virus, il paziente 1 di Codogno ha iniziato a respirare da solo

"Il paziente 'uno' è stato trasferito dalla terapia intensiva a quella sub-intensiva. È stato cioè 'stubato' in quanto ha iniziato a respirare autonomamente". Ad annunciare lo stato di salute del primo contagiato da Covid-19 in Italia, il 38enne di Codogno finito in ospedale diversi giorni fa a causa della malattia, è stato l'assessore al Welfare della regione Lombardia, Giulio Gallera. La moglie del manager di Unilever, incinta all'ottavo mese, dopo essere stata ricoverata all'ospedale Sacco di Milano, era stata dimessa alcuni giorni fa.

La prima buona notizia

Quella che riguarda Mattia è la prima vera buona notizia dopo circa 18 giorni di allarme per il nuovo virus che si è diffuso in diverse zone del Paese. Nel bollettino quotidiano che tiene la conta dei nuovi malati, dei deceduti e dei guariti dall'inizio dell'epidemia, le persone positive al coronavirus oggi sono 7.985, ovvero 1.598 in più rispetto alla giornata di ieri, i deceduti sono 463 e i guariti 724. In base a quanto riportato da Repubbica, l'assessore Gallera, oltre ad aggiornare sullo stato di salute del paziente 1, ha diffuso il quotidiano resoconto della diffusione della malattia in Lombardia.

La situazione in Lombardia

In regione, i contagi sono saliti a 5.469 (ovvero, 1.280 più di ieri), i ricoverati sono 2.802 (più 585 di ieri), i pazienti in terapia intensiva sono 440 (ieri ne risultavano 399) e i dimessi sono 646. I decessi sarebbero saliti a 333 (quindi 76 in più rispetto a ieri) e sono stati recuperati altri 223 posti in terapia intensiva, oltre ai 900 già attivi. I casi positivi al Covid-19 nel Milanese sono saliti a 596 (190 in più rispetto alla giornata di ieri). Per quanto riguarda poi la delicata situazione degli ospedali della regione, Gallera ha chiarito che il sistema "nel suo complesso sta reggendo e regge bene" e ha aggiunto: "Siamo riusciti, in 15 giorni, ad aprire 150 posti e contiamo di aprirne altri 150 nel giro di sette giornI".

I risultati

Secondo quanto spiegato dall'assessore Gallera, la necessità è quella di un sistema sanitario "che rimanga solido nel dare risposte". "Per fare questo abbiamo bisogno di contenere la diffusione del virus. Dove le persone rimangono al loro domicilio, dove vi è una riduzione drastica della vita sociale, i risultati ci sono. Lo vediamo nella zona rossa del Lodigiano, dove negli ultimi giorni c'è un crollo dei positivi.

Tutto questo funziona, la diffusione si riduce e si può addirittura bloccare", ha concluso Gallera.

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