Francesco Finocchio fa il calciatore di serie C. E non può farci nulla se il suo cognome è questo e richiama, senza dubbi, una tipica offesa verso gli omosessuali. In fondo il cognome è come i familiari: non si possono scegliere. Chi ti capita, ti capita. Il fatto è che il cognome di Finocchio è diventato un caso social. Il calciatore del Renate, infatti, è al centro di un problema di algoritmi di Facebook.
Chi scrive il suo nome sul social network rischia di essere bannato. Come scrive il Resto del Carlino Valerio Ruzzante, un tifoso del Padova, è stato bloccato proprio per via di quel cognome ambiguo. "Veramente un motivo assurdo – ha detto al sito PadovaSport – perché ho citato Finocchio, il calciatore, ma Facebook ha guardato solo il vocabolo e non il contesto. Probabilmente è partita la segnalazione da qualcuno cui non sono tanto simpatico ma non importa. Tra l’altro sono post di diversi anni fa".
Non è la prima volta che Finocchio finisce in un qui pro quo da far ridere. Quando giocava nella primavera del Parma, l'allenatore del Bologna Paolo Magnani gli urlò "Finocchio metti fuori la palla". Lo conosceva e così gli stava chiedendo di permetter ad un proprio giocatore di essere soccorso. Solo che l'arbitro pensò ad un insulto e gli mostrò il cartellino rosso.
Dal campo da calcio, ai social network.
Secondo le politiche di Facebook, tutti i contenuti violenti, omofobi o razzisti sono vietati. E dunque vengono spesso bloccati. Così scrivere "Viva il finocchio", rischia di essere interpretato come un insulto contro i gay. E invece è solo tifo calcistico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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