La retorica anti-occidentalista, di tanto in tanto, fa capolino nei dibatti sulla guerra in Ucraina. La si ritrova nelle argomentazioni che, al netto di mille giri di parole, finiscono per attribuire alla Nato e agli Stati Uniti la colpa della reazione militare russa contro Kiev. A questa linea d'onda si sono accostate ieri sera le parole dell'ex parlamentare comunista Luciana Castellina, che a Controcorrente ha affermato: "Quella di Putin è una risposta a una politica aggressiva che è stata fatta dal '91", riferendosi all'espansione a est dell'Alleanza atlantica. Parole che hanno provocato la reazione infastidida di Guido Crosetto, accomodato lì accanto negli studi di Rete4.
A scatenare in particolare la replica del fondatore di Fratelli d'Italia è stata una valutazione espressa da Castellina sul nostro atteggiamento verso Mosca. "Con quale autorità riusciamo a incolpare le truppe russe dopo che non abbiamo parlato di quello che è sucesso in Siria, in Afghanistan... Non abbiamo la credibilità per farlo", ha detto l'ex parlamentare comunista e presidente onoraria Arci, che poco prima aveva giudicato Zelensky di "colpevole di andare avanti con la guerra e farne ammazzare tanti". Implacabile a quel punto Crosetto. "Questo fatto di non poter parlare dell'aggressione di un paese verso un altro perché la Nato è andata in Siria, a me non va (...) Io vedo un po' troppa ideologia", ha sbottato l'imprenditore, che di seguito ha bacchettato l'interlocutrice di sinistra su una sua precedente presa di distanze dall'Occidente.
"Lei odia la Nato e gli Stati Uniti da tempi non sospetti e prima ha detto una cosa molto grave, secondo me: 'Voi occidentali...'. Lei non è occidentale come me? Lei non si sente occidentale?", ha incalzato Crosetto, precisando: "Io invece dico 'Noi occidentali' anche quando critico". Replica della Castellina: "Non faccio io la politica occidentale...". A quel punto, l'ex sottosegretario ha rifilato una stoccata alla ex parlamentare di rifondazione comunista, ricordando l'atteggiamento contraddittorio avuto per altri conflitti da una parte della sinistra. "Eravate tutti zitti ai tempi della guerra in Libia, in Iraq la stessa cosa. So benissimo che quando uno coi carri armati invade un'altra nazione è lui l'aggressore, dall'altra parte di sono le vittime. Poi discutiamo sulla Nato e su tutto il resto...", ha sentenziato Crosetto.
E ancora, sempre rivolgendosi all'icona della gauche italica: "Se nessuno avesse dato le armi all'Ucraina loro avrebbero combattuto a mani nude, con i pugni, e sarebbero morti per difendere la loro nazione, Io non mi lascio accecare dall'odio alla Nato o all'Occidente".
Nel dibattito si è inserito anche Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italia, ma solo dopo che Crosetto aveva azzerato alcune argomentazioni appena ascoltate: "Andiamo al di là delle ideologie, perché ho l'impressione che qui si stia contro l'Ucraina perché si odiano la Nato e gli Usa".
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