Falsi avvisi, errori, picchiate: quell'aereo "impazzito" nei cieli australiani

A ottobre 2008 dall'aeroporto australiano di Perth decolla il volo Qantas 72, con destinazione Singapore. Ma dopo qualche ora i piloti non riescono più a governare l'aereo, che compie brusche manovre in picchiata, causando diversi feriti ma per fortuna, nessuna vittima

Falsi avvisi, errori, picchiate: quell'aereo "impazzito" nei cieli australiani
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Il 7 ottobre 2008 il volo Qantas 72 decolla dall'aeroporto di Singapore-Changi, diretto a Perth, in Australia. Il velivolo, un Airbus A330-303 che trasporta 303 passeggeri e 12 membri dell’equipaggio, sarà costretto a effettuare un atterraggio d’emergenza all'aeroporto di Learmonth, in Australia. A causare l’incidente una serie di manovre improvvise durante il volo, che provocheranno diversi feriti tra i passeggeri e i membri dell’equipaggio.

L’incidente

Quel giorno di ottobre del 2008 l’Airbus della Qantas, che vola con il numero 72, è pilotato dall’ex pilota della Marina militare statunitense Kevin Sullivan, con 13.592 ore di volo alle spalle. Peter Lipsett è il primo ufficiale e ha accumulato 11,650 ore di esperienza di volo e Ross Hales secondo ufficiale, 2,070. Alle 09.32 del 7 ottobre l’Airbus decolla dall’aeroporto di Perth, diretto a Singapore con 315 persone a bordo. Le prime ore di crociera trascorrono senza intoppi, ma alle 12.40 una delle tre unità di riferimento inerziali dei dati aerei, chiamato Adiru, inizia a inviare dati errati al computer di volo.

I piloti ricevono una serie di messaggi allarmanti sull’Ecam (Electronic Centralised Aircraft Monitor), ovvero un sistema che informa i piloti circa lo stato dei motori, dei sistemi e degli impianti di volo. I messaggi avvisano l’equipaggio che vi sono delle irregolarità ai sistemi di riferimento inerziali e al pilota automatico. Non solo: vengono segnalati problemi di stallo e di overspeed, cioè di velocità eccessiva. Il comandante allora prende il controllo manuale del velivolo, poco dopo riesce a reinserire l'autopilota, ma dopo 15 secondi si disattiva nuovamente.

Alle 11.42 l’aereo, ormai ingovernabile, compie una manovra in picchiata, scendendo di 650 piedi. Una seconda manovra improvvisa fa scendere il velivolo di altri 400 piedi, causando attimi di terrore tra i passeggeri. Coloro che non indossano la cintura di sicurezza allacciata vengono sbalzati dal loro posto e altri restano schiacciati dai bagagli posti nelle cappelliere sopra le loro teste, che si apriranno a causa della violenza delle manovre. Fortunatamente l’equipaggio riesce a stabilizzare l’Airbus e a compiere un atterraggio di emergenza nel vicino aeroporto di Learmonth, dove i feriti vengono trasportati in ospedale. 11 passeggeri e 1 membro dell’equipaggio riporteranno ferite gravi, mentre gli altri 99 passeggeri e 8 membri dell’equipaggio lievi ferite.

Le indagini

Alle indagini per stabilire cosa ha provocato un incidente che stava per trasformarsi in tragedia, partecipano l'Autorità australiana per la sicurezza dell'aviazione civile (Casa), la Qantas, il Bureau d'Enquêtes et d'Analyses pour la sécurité de l'aviation civile (Bea) e Airbus. Oltre alle scatole nere, contenenti le registrazioni dei dati di volo e della cabina di pilotaggio, vengono analizzati gli Adiru. Gli investigatori inviano gli Adiru alla casa madre di progettazione negli Stati Uniti, la Northrop Grumman Corporation. Qui viene rilevato che gli aeromobili A330 e A340 equipaggiati con quegli Adiru rispondono erroneamente per un difetto al sistema di riferimento inerziale.

Nel rapporto preliminare l'Atsb indicherà l’Adiru numero 1 come “probabile origine dell'evento”. Dopo attente analisi si evinse che fu questo infatti a provocare: falsi avvisi di stallo, velocità eccessiva, informazioni di perdita di altitudine sul Primary Flight Display (Pfd) del comandante e numerosi avvisi sull’Ecam. Il rapporto finale, stilato a dicembre 2011, additava come cause dell'incidente una combinazione di errori che uniti provocarono le manovre improvvise. Le responsabilità vennero imputate al design difettoso del software del computer primario di controllo di volo degli A330 e A340, e a un guasto di uno dei tre Adiru di bordo.

L’incidente del volo Qantas 71

Qualche mese dopo l’incidente del volo Qantas 72, più precisamente il 27 dicembre 2008, un altro A330 decollato da Perth diretto a Singapore, presenta gli stessi problemi. Durante la fase di crociera, a circa 36.000 piedi, il pilota automatico si disattiva improvvisamente e sull’Ecam compaiono messaggi indicanti un guasto all’Adiru numero 1. Fortunatamente i piloti riusciranno a seguire la procedura rilasciata da Airbus dopo l'incidente occorso al volo 72 e atterrano a Perth senza alcuna conseguenza.

Ma come mai due velivoli partiti dalla stessa città hanno riportato gli stessi problemi? Il secondo incidente darà il via ad una serie di speculazioni riguardo a possibili interferenze provenienti dalla vicina stazione di comunicazione navale "Harold E. Holt". Ma in poco tempo l'ipotesi viene scartata e il direttore della stazione definirà le presunte interferenze “altamente improbabili”.

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