Yaisy Bonilla aveva 21 anni ed è morto a Brescia accoltellato all'uscita della discoteca sotto gli occhi della fidanzata. A ucciderlo è stato un 23enne italiano, che Yaisy aveva colpito al volto probabilmente dopo che l'altro aveva fatto apprezzamenti sulla sua ragazza.
Yaisy lo avevamo intervistato nel 2014. A Sonia Bedeschi aveva raccontato di come il carcere lo avesse cambiato. E del suo passato difficile tra solitudine, botte e furti: a 10 anni aveva impugnato per la prima volta una pistola, a era fuggito dalla Colombia per evitare di finire nelle mani dei narcotrafficanti, in un primo periodo aveva trovato rifugio dal Brescia, ma poi era finito in comunità. In città lo chiamavano "deejay" o "mano di ferro".
Poi il carcere Beccaria di Milano, da cui era uscito per entrare nella comunità Kayros.
"Il carcere mi ha cambiato", raccontava, "Ci sono bulli tra bulli e impari a rapportarti con loro".Allora si descriveva come "un ragazzo in cerca d'identità, che sogna a occhi aperti". È morto nell'ospedale di Brescia dopo essere stato ferito all'addome da un suo coetaneo.
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