‘’Sono passati quattro giorni... Eh... Devo cominciare a preoccuparmi? Fatti sentire. Fatevi sentire". Sono le 9.16 del 30 novembre 2010 e Yara è sparita da quattro giorni quando suo padre, Fulvio Gambirasio, lascia questo messaggio vocale alla segreteria telefonica del cellulare della figlia. Il settimanale "Oggi" svela alcuni retroscena sul caso dell'omicidio della ragazzina di Brembate di Sopra. Di messaggi, papà Fulvio, divorato dall’angoscia, ne aveva già inviati altri, come ha raccontato lui stesso durante la sua deposizione in aula. Ma questo per gli investigatori, e soprattutto per la difesa di Massimo Bossetti ha un valore particolare. Perché in questo dice "fatevi sentire", al plurale? Sospetta forse che Yara si sia allontanata con qualcuno? O che sia stata rapita? Nasconde qualcosa? Stranamente nessuno glielo ha chiesto, né il Pm Letizia Ruggeri e neppure i difensori di Massimo Bossetti. E questo è solo il primo dei 22 misteri ai quali il processo per l’omicidio di Yara dovrà dare una risposta convincente. Tra i dubbi avanzati dal setimanale uno riguarda alcune lettere anonime ricevute dalla redazione.
"Quelle lettere giunte nel settembre 2014 e nel marzo 2015, raccontano di una morte accidentale provocata da un muratore polacco ubriaco in casa di una misteriosa signora e in presenza di altre persone. Prese dal panico, queste si sarebbero liberate del corpo di Yara a Chignolo d’Isola. Fra loro ci sarebbe stato anche Bossetti, che sarebbe svenuto.
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