Ecco la maturità 2018 dalla A alla Z
31 Maggio 2018 - 23:32La esame di stato 2018 non ha più segreti per i maturandi: Skuola.net svela tutti i dettagli punto per punto dalla A alla Z
La maturità 2018 non ha più segreti per gli studenti, grazie alle spiegazioni di Skuola.net. Nel corso degli anni l’esame di maturità è cambiato e di modifiche se ne prevedono anche per il prossimo anno. Dal primo scritto alla prova orale, passando per i punteggi da ottenere e le prove Invalsi, ecco i segreti della maturità 2018 dalla A alla Z.
A - Ammissione
Per essere ammessi il segreto è avere la sufficienza in tutte le materie (non la media del 6), compresa la condotta.
B - Bonus
Sarà riconosciuto un bonus agli studenti che otterranno il massimo dei voti all’esame di stato, cioè l’agognato 100 e lode: si tratta di un premio in denaro. Anche se con gli anni la cifra è andata sempre più diminuendo.
C - Commissione
La commissione d’esame sarà formata da sette professori: tre membri interni, tre esterni e il presidente, anche lui esterno. Circa due settimane prima della maturità si potranno conoscere i nomi dei commissari esterni. Ma già dalla fine di gennaio era possibile fare il paio tra commissario e materia. Quest’anno la materia della seconda prova è stata affidata quasi sempre al commissario esterno.
D - Date
La prima prova per l’esame di maturità 2018, cioè il tema d’italiano, è prevista mercoledì 20 giugno; giovedì 21 giugno si svolgerà la seconda prova, cioè la prova d’indirizzo; e lunedì 25 giugno sarà la volta della terza prova, detta “quizzone”. Qualche giorno dopo avranno inizio gli esami orali, che termineranno entro la prima metà di luglio.
E - Esame di Stato
Maturità, al secolo Esame di Stato: il decreto del 1997, firmato dall’allora ministro Luigi Berlinguer, ne ha determinato la nuova denominazione e un cambio strutturale (voto finale in centesimi, introduzione della terza prova e valutazione del curriculum scolastico).
F - Foglio protocollo
Inutile portarsi i fogli protocollo da casa nei giorni degli scritti. La commissione fornirà infatti dei fogli protocollo timbrati e firmati dal presidente.
G - Greco esterno
Due brutte sorprese per i maturandi 2018 del liceo classico: Greco alla seconda prova (materia ritenuta generalmente più ostica del latino), e a correggerla il commissario esterno. Binomio che non si ripeteva da vent’anni. Ma lo studio paga sempre, quindi forza e coraggio.
I - Invalsi
Le prove Invalsi saranno necessarie agli studenti del quinto anno della secondaria di secondo grado a partire dall’anno scolastico 2018/2019. Con la riforma dell’esame di stato, per accedere alle prove bisognerà aver sostenuto le prove Invalsi. Queste ultime, però, non avranno nulla a che vedere con l’esame di maturità e non saranno conteggiate per il voto finale.
L - Lavoro
I ragazzi del quinto anno dovrebbero aver terminato di svolgere tutte le ore previste di alternanza scuola lavoro (200 ore per i licei e 400 ore per gli istituti tecnici e professionali). Ma soltanto a partire dal prossimo anno scolastico sarà obbligatorio averle svolte tutte per essere ammessi all’esame di stato.
M - Mappa concettuale
La mappa concettuale è una specie di schema che vede scritto al centro l’argomento a piacere scelto dallo studente e intorno i collegamenti fatti con alcuni argomenti delle materie studiate. Il prossimo anno la mappa concettuale potrebbe essere sostituita da una relazione del maturando sul periodo svolto di alternanza scuola lavoro.
N - Notte prima degli esami
La canzone di Antonello Venditti accompagna da anni ormai la vigilia degli esami dei maturandi. Una notte passata a ripassare, sperare o magari a cercare di dormire.
O - Orale
L’orale è l’ultimo scoglio dell’esame di stato. In passato si trattava di due materie tra quelle studiate, mentre oggi i maturandi devono essere preparati sul programma del quinto anno di scuola secondaria superiore di tutte le materie.
P - Prove
Saranno quattro le prove della maturità 2018: la prova di italiano, la prova d’indirizzo diversa per ogni scuola, la terza prova sulle altre materie e l’esame orale su tutte le materie.
R - Riforma
L’esame di stato cambierà nuovamente a partire dal prossimo anno scolastico: la terza prova sarà abolita e alle altre due prove scritte sarà assegnato un punteggio maggiore; bisognerà probabilmente presentare una relazione sull’alternanza scuola lavoro svolta; e si potrà ottenere un massimo di 40 punti per la carriera scolastica. Oltre a dover sostenere le prove Invalsi, necessarie per l’ammissione all’esame.
S - Saggio breve
La riforma Berlinguer ha introdotto questa nuova tipologia alla prima prova. I maturandi potranno scegliere tra sette tipi di elaborato. Quattro tracce proporranno argomenti di genere storico-politico, artistico-letterario, tecnico-scientifico, oppure socio-economico, che potranno essere sviluppati attraverso la stesura di un saggio o di un articolo di giornale.
T - Tesina
Forse sarà questo l’ultimo anno che vedrà la presenza all’esame di stato della tesina scritta dallo studente: un elaborato incentrato su un tema a piacere, affrontato attraverso le materie studiate nel corso dell’anno scolastico. Un grande aiuto per lo studente, che può partire da un argomento che lo interessa, ha approfondito e dunque conosce bene. Cominciando così l’orale con una certa sicurezza prima delle domande sul resto del programma.
U - Università
Gli esami nella vita non finiscono mai e ricominciano subito per chi, dopo il diploma, sceglie di andare all’università. Una decisione che va ponderata in base alle proprie attitudini e anche alle possibilità offerte dai vari campi nel mondo del lavoro.
V - Voto
Il punteggio minimo per superare l’esame di maturità è 60, il massimo 100 e lode. Ad ogni prova scritta si può ottenere un massimo di 15 punti; all’orale al massimo 30 punti; e il percorso scolastico degli ultimi tre anni di scuola concede fino a 25 punti. Esiste poi un bonus di 5 punti che i commissari possono regalare nel caso in cui l’esame svolto dal candidato sia stato particolarmente brillante.
Z - Zero bocciati (o quasi)
Secondo dati del Miur, sembra che alla fine di ogni ciclo di esami soltanto lo 0,5 per cento dei maturandi venga bocciato.