Coronavirus

La Lombardia si prepara alla zona rossa. Fontana: "Spero ultimo sacrificio..."

Per il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'ospedale Galeazzi di Milano, sono indispensabili nuove restrizioni, poiché si va troppo a rilento con la campagna vaccinale. Intanto è ufficiale: da lunedì è chiusura

La Lombardia si prepara alla zona rossa. Fontana: "Spero ultimo sacrificio..."

"La situazione sarà sempre più critica nelle prossime settimane". Il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'ospedale Galeazzi di Milano, si sofferma sull'evoluzione dell'epidemia in Lombardia in attesa del passaggio in zona rossa, che avverrà nella giornata di lunedì. Ad inizio della prossima settimana, ci sarà l'ulteriore stretta, dato che la regione ha superato di gran lunga i 250 casi di contagi settimanali su 100 mila abitanti. Negativo anche l’andamento di un’altra curva, a suo tempo ancor più decisiva: quella dell’Rt, che sarebbe ormai salita tra 1,28 e 1,32. In un'intervista al Corriere della Sera, il virologo sostiene che "sono le varianti, soprattutto quella inglese, ad essere responsabili dei più di mille casi al giorno nelle due province più colpite, quelle di Milano e Brescia. In aumento anche i ricoveri in terapia intensiva: ieri + 28 per 645 letti occupati, numeri pesanti anche per le lunghe degenze che questi ricoveri comportano”. A ciò si sommano i 5.849 nuovi casi sempre di ieri.

Tutti gli indicatori confermano che nell'ultimo mese il Covid-19 ha ripreso inesorabilmente la sua marcia e il vaccino, purtroppo, non ha dato ancora i suoi frutti. “Ai lombardi dico – continua Pregliasco – evitate tutti i contatti interpersonali non indispensabili". Quanto agli allarmi per i lotti di AstraZeneca, Pregliasco afferma che "se consultiamo il sito dell'Agenzia Italia del Farmaco quasi ogni giorno ci sono ritiri di lotti. I dati confermano valori irrisori, 30 casi di tromboembolia su 5 milioni di somministrazioni; mi auguro che questo allarme non abbia conseguenze sulle decisioni dei cittadini: i lombardi si sono dimostrati estremamente responsabili, lo dimostra la vasta adesione alla campagna da parte degli anziani".

Secondo il virologo, il passaggio alla zona rossa dalla prossima settimana dovrebbe agevolare il percorso della campagna vaccinale, anche se i problemi logistici e di forniture potrebbero causare degli intoppi. “Qualsiasi manuale di virologia – spiega Pregliasco – specifica che quando si vaccina bisognerebbe chiudere tutto per togliere terreno al virus. La zona rossa è oramai inevitabile: solo nel bresciano le terapie intensive sono occupate al 90 per cento. Una situazione oggettivamente troppo rischiosa”. In queste settimane, il Covid si propaga molto rapidamente, anche in conseguenza della grande quantità di asintomatici che sfuggono alle statistiche, in una regione con dieci milioni di abitanti. Un’inversione di tendenza per il virologo si potrà ottenere solo quando gran parte della popolazione lombarda sarà vaccinata. Oggi, la fascia d’età più a rischio sembra essere quella dei giovani.

“Ciò – conclude Pregliasco – per il loro stile di vita, in questo periodo molto pericoloso”. Una buona notizia per il medico è la delibera approvata dalla giunta regionale che dà il via libera alla somministrazione del vaccino anche nelle aziende, ma la campagna vaccinale resta ancora al palo, solo il 10 per cento della popolazione ha ricevuto l'antidoto, così come a livello nazionale, un dato ancora insufficiente per avere ricadute positive nella lotta al Coronavirus. Sconfortato è il governatore Attilio Fontana. "La Lombardia - dichiara durante la trasmissione Aria pulita su Italia 7 Gold purtroppo si prepara a diventare zona rossa. Ce lo dicono i dati, pur contenuti dalle scelte prese la settimana scorsa che sono servite a rallentare il virus.

Mi auguro che sia l'ultimo sacrificio chiesto ai nostri cittadini, perchè poi spero che arrivino i vaccini necessari per iniziare la vaccinazione di massa, in modo che non debbano più esserci limitazioni alla nostra vita".

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