Prima "Zona Rossa" a Roma: è un edificio con 800 migranti. Tampone su due sudanesi

Scattato l'allarme coronavirus in un palazzo di nove piani, il Selam Palace, occupato abusivamente da 800 migranti. Tre sono le persone trovate con sintomi da Covid ma si teme un allargamento dei casi. Poi le analisi col tampone: "Esito negativo"

Prima "Zona Rossa" a Roma: è un edificio con 800 migranti. Tampone su due sudanesi

Anche Roma ora ha la sua “zona rossa” si tratta del Selam Palace, nella periferia est della città, stabile molto noto dell’illegalità e occupato abusivamente da circa 800 persone, per la maggior parte africani, somali e sudanesi. La Regione Lazio insieme alla Prefettura, ha chiesto l’isolamento della struttura mettendo in campo l’esercito che ha circondato lo stabile anche nell’impossibilità di poter far rispettare le norme anti-contagio.

L’allarme è scattato quando sono stati registrati alcuni sintomi sospetti per una coppia di sudanesi. Mentre la donna ha manifestato soltanto lievi sintomi, per l’uomo è stato necessario il ricovero al Policlinico di Tor Vergata, per evidenti problemi respiratori. Al momento, oltre la coppia si sospetta di un terzo caso, un ragazzo somalo con problemi cardiaci. Evidente però l’alta pericolosità della situazione vista la percentuale di persone presenti nello stabile, cosa che ha fatto prontamente decidere la regione e la Prefettura di mettere in campo l’esercito.

In mattinata è stata inviata in zona una postazione medica che sottoporrà a controlli e tamponi tutti gli abitanti per evitare la formazione di un focolaio di infezione. Nei giorni scorsi, anche il cardinale Konrad Krajewsky, l’elemosiniere del Papa, era stato nel palazzo occupato per distribuire mascherine, ma la situazione igienico sanitarie preoccupa molto.

Si stima che nel piano dove sono stati trovati positivi i due coniugi, ci sia un solo bagno usato per dieci persone. La situazione viene comunque definita sotto controllo anche se il problema delle abitazioni occupate, in questo momento, preoccupa molto le autorità vista l’impossibilità di rispettare la quarantena e le più basilari norme di igiene.

Il palazzo risulta essere occupato dal 2006, prima di allora, ospitava la facoltà di Lettere di Tor Vergata, e fa parte dei 90 edifici romani da sgomberare. Dall’anno della sua occupazione, il palazzo è tristemente noto per essere spesso il centro di risse, accoltellamenti e morti sospette avvenute tutte dento la fatiscente struttura.

Dopo gli esami e i test del tampone i due casi sospetti hanno dato esito negativo: "Le due persone provenienti dal Selam Palace che ieri si sono recate presso il COVID Hospital di Tor Vergata per sottoporsi al tampone, sono risultati negativi. E' una buona notizia che consente di affrontare la sorveglianza della struttura con maggiore tranquillità", hanno fatto sapere dall'ospedale.

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