Crotone, altro agguato E' guerra di 'ndrangheta

Freddato Giuseppe Cavallo, legato al boss Pantaleone Russelli, rivale dei Megna. Sabato era stato ucciso Luca Megna

Crotone, altro agguato 
E' guerra di 'ndrangheta

Crotone - E' guerra tra 'ndrine. Seconda vittima in pochi giorni a Crotone. Giuseppe Cavallo, 27 anni, è stato ucciso nella frazione Papanice, dove sabato scorso è stato assassinato Luca Megna, di 37 anni, figlio del boss Domenico, e sono rimaste ferite la figlia di cinque anni e la moglie. Il nuovo omicidio, secondo le prime ipotesi investigative, potrebbe essere la risposta all’assassinio di Megna. La vittima era legata da rapporti di parentela, secondo quanto riferito dagli inquirenti, con Pantaleone Russelli, presunto affiliato alla ’ndrangheta. I Russelli sono storici rivali della cosca Megna. Questo elemento induce gli investigatori a ipotizzare che l’omicidio di Cavallo sia la risposta all’assassinio di Luca Megna, figlio del boss Domenico attualmente detenuto in regime di 41 bis.

L'agguato Anche la moglie di Giuseppe Cavallo, è rimasta ferita nell’agguato mortale compiuto nella frazione Papanice. La donna è stata soccorsa ed accompagnata nell’ospedale di Crotone è stata ricoverata. I medici non hanno reso ancora noto le sue condizioni. Cavallo e la moglie era a bordo di una Opel e stavano percorrendo una via di Papanice quando sono stati avvicinati da alcune persone che hanno sparato 6-7 colpi di pistola calibro 9. Alcuni colpi hanno raggiunto Cavallo che è morto all’istante. Sul luogo dell’agguato sono intervenuti i carabinieri e gli agenti della polizia di Stato che hanno avviato le indagini.

Grave la bimba Restano gravissime, ma stazionarie le condizioni della bambina di cinque anni ferita alla testa sabato scorso nell’agguato in cui è stato ucciso il padre Luca Megna, 37 anni, reggente dell’omonima cosca di Papanice. I sanitari dell’ospedale Pugliese di Catanzaro dove la piccola si trova ricoverata da sabato notte stanno valutando l’opportunità di un nuovo intervento chirurgico per rimuovere il proiettile che si è conficcato nella testa della bambina, ma lo stesso intervento potrebbe rivelarsi fatale. Accanto a lei, da ieri mattina, si trova la madre che si è fatta dimettere dall’ospedale di Crotone, dove era giunta sabato notte per le ferite di colpi d’arma da fuoco riportate nello stesso agguato a una spalla e a una gamba, e si è fatta ricoverare nel nosocomio di Catanzaro per vegliare la sua bambina.

Indagini Nel pomeriggio di oggi, intanto, presso l’ospedale di Crotone si svolgerà l’esame autoptico sul cadavere di Luca Megna.

In città intanto sono giunti dieci equipaggi della Polizia di Stato inviati dal Dac, la direzione centrale anticrimine, che insieme al personale della Questura stanno effettuando controlli e perquisizioni in tutta la zona. Si cerca, in particolare, la persona che potrebbe essere rimasta ferita durante l’agguato dall’auto della vittima e che in quel frangente ha perso un revolver calibro 357 magnum.

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