Via Crucis in piazza della Vittoria

Via Crucis in piazza della Vittoria

Si rinnova anche quest'anno la tradizionale «Via Crucis Cittadina» l'appuntamento, voluto ed istituito alcuni anni fa dall'allora Arcivescovo di Genova il Cardinale Dionigi Tettamanzi, che ogni anno vede la partecipazione di numerosi fedeli. L’appuntamento è questa sera alle ore 21 in piazza della Vittoria, lato Caravelle, e ci sarà l'arcivescovo, Cardinale Angelo Bagnasco. Saranno presenti inoltre i rappresentanti delle altre Chiese cristiane di Genova. Per consentire la partecipazione anche agli anziani, agli ammalati ed a quanti non potranno comunque essere fisicamente presenti, la cerimonia sarà anche trasmessa in diretta televisiva dall'emittente Telecittà.
«La Via Crucis Cittadina è un appuntamento significativo da vari punti di vista, è testimonianza pubblica di fede, occasione di riflessione all'inizio della Quaresima, forse anche “messaggio” spirituale che può giungere a persone distratte, e certamente un momento forte di comunione ecclesiale» aveva affermato alcuni anni fa mons. Alberto Tanasini, allora vicario generale della diocesi di Genova ed oggi vescovo di Chiavari.
Al centro delle riflessioni proposte durante la Via Crucis dello scorso anno vi sono stati i temi della famiglia e della vita, il significato della morte e la speranza cristiana, la difesa della fede, il relativismo morale, il rischio della deriva laicista, gli attacchi continui a Gesù, l'impegno dei Vescovi e dei fedeli nella società civile in difesa della verità e dei «valori non negoziabili».
Risuona ancora attuale invece il monito lanciato alcuni anni addietro dal Cardinale Tarcisio Bertone ai tempi in cui imperversava la polemica sulla presenza dei crocifissi nelle aule scolastiche e nei luoghi pubblici. In quell'occasione l'appello dell'allora Arcivescovo di Genova non si era fatto attendere. «Cari genovesi - aveva detto al termine della Via Crucis del 2003 - non cancelliamo il segno della Croce, per non cancellare la speranza. Non vogliamo cedere alla furia iconoclasta di un secolarismo miope che vuole togliere i segni del crocefisso per non turbare lo sguardo e nascondere la verità dell'uomo». «Quel segno - aveva aggiunto - appartiene alla nostra vita, dal giorno del nostro battesimo; appartiene alla nostra cultura, alla nostra storia, appartiene, per questo, alla nostra identità di credenti e di cittadini. Non abbiate paura, carissimi genitori di tracciare quel segno sulla fronte dei bimbi appena nati; non abbiate paura di vederlo sulle pareti delle vostre case, sulle pareti delle nostre scuole; sulle pareti dei vostri luoghi di lavoro. Sì è vero, quel segno turba le coscienze quando sono ostinatamente chiuse nel proprio egoismo; ma è un turbamento salutare che libera dal sonno mortifero della coscienza».
Infine una nota di servizio. Dalle 19.

30 gli autobus delle linee 42 (via Isonzo-De Ferrari) e 641 (via Isonzo-Principe), giunti in via Macaggi, proseguiranno per via Brigata Liguria, via Cadorna, viale Brigata Bisagno, viale Brigate Partigiane dove riprenderanno il regolare percorso.

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