Cruise fa lo scalatore per battere Batman, 007 e la Supereroi Spa

Tempi mosci nella vita vera? Azione e adrenalina al cinema andranno benissimo, per rialzare le sorti dell’Occidente in crisi. Intanto a Tom Cruise, cinquant’anni suonati tra alti e bassi di carriera, riesce in pieno la quarta Mission Impossible- Protocollo Fantasma (da gennaio nelle sale), dove la star scala la Burj Khalifa, la torre più alta del mondo, gloria e vanto di Dubai. E lo fa fornito solamente di un paio di guanti adesivi, visto che gli tocca arrampicarsi su una liscia superficie di vetro, senza mai guardare in basso.
Stavolta il superagente Ethan Hunt deve sventare i piani criminosi di uno scienziato fuori di testa (il nordico Michael Nyqvist), convinto che soltanto la distruzione di ogni impianto nucleare nel mondo salverà il genere umano. Al quarto numero della saga, che dal 1996 ha portato in cassa due miliardi di dollari, Cruise si muove freneticamente tra Mosca, Mumbai, Budapest e Dubai, diretto da Brad Bird nel quadro di un thriller alla vecchia maniera. Dove non si contano le scene di free climbing, anche eleganti, affrontate con un abbigliamento da rapper, cappuccio della felpa calato sugli occhi e via ad arrampicarsi. Nella scena iniziale, Tom deve evadere da una lugubre prigione ungherese, mentre la colonna sonora fa da contrappunto alle sue mosse studiate, attraverso un vecchio successo di Dean Martin. Quando poi l’eroe IMF (Impossible Mission Force) mette le mani su un carico di diamanti, la destrezza è in stile Ocean’s Twelve.
Insomma, Sem Mendes, il regista del prossimo 007 (Sky Fall) dovrà correre a vedersi le prodezze dell’agente Hunt, che fanno a meno del 3D, ma surrogano con l’Imax una suggestiva plasticità sul grande schermo. Certo, l’americano Cruise non è l’inglese Daniel Craig, che nei panni di James Bond sfodera comunque una buona dose d’ironia, ma qui anche Tom non si prende troppo sul serio. «Voglio dimostrare che un film commerciale può anche essere arte», ha dichiarato l’attore e produttore al New York Times, mentre prosegue il lancio di Protocollo Fantasma. In ogni caso, Tom è un fenomeno: da anni è una delle celebrità più amate e odiate di Hollywood e riesce a fare cassetta nonostante la sua controversa appartenenza alla setta di Scientology. E pensare che la serie Mission Impossible era partita negli Usa come serie televisiva di culto, creata da Bruce Geller per la CBS, dove andò in onda dal 1966 al 1973. Nato come alternativa americana all’agente di Sua Maestà britannica James Bond, Ethan Hunt è passato per varie fasi, diretto da registi distanti come Brian De Palma e John Woo, ma sempre all’insegna dell’azione pura e dell’intrattenimento survoltato.
In questo, va di pari passo con il protagonista della saga di Jason Bourne, incarnata da Matt Damon. Il quale sbarcherà nel nuovo anno con la quarta puntata del suo thriller Bourne Legacy, firmata da Tony Gilroy. Prodotto dalla Universal, il sequel vede Jason alle prese con la pesante eredità del suo passato. Riecco anche Il Cavaliere Oscuro. Il ritorno, terzo film di Christopher Nolan, dedicato a Batman (Christian Bale), che stavolta darà filo da torcere all’Enigmista, e The Amazing Spyder-Man.

Ma saranno soprattutto i supereroi di The Avengers a riservare qualche sorpresa nell’anno nuovo: Iron Man, Thor e Capitan America riuniti per difendere il pianeta, pienamente appoggiati dall’Onu, rappresentano una sfida interessante.

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