Cultura e Spettacoli

Cruise, Smith e Travolta: sono junior ma già star

Hanno già il nome in cartellone, si chiamano Cruise o Travolta e, tal quale avviene in Italia, dove il nepotismo, al cinema, paga, s’incamminano con baldanza sulle dorate vie della fama. A quattordici anni appena c’è Connor Cruise, per esempio, il figlio adottivo di Tom Cruise e di Nicole Kidman (da sposati adottarono anche Isabella), che in questo scorcio d’autunno fa parlare di sé, dopo aver ottenuto una parte da protagonista nel remake di Alba rossa (Red Dawn), celebre film di guerra firmato da John Milius e datato 1984, del quale Dan Bradley adesso appronta una nervosa rivisitazione. L’adolescente meticcio, spuntato di recente nelle cronache mondane accanto alla sorellastra Suri (figlia di «Top Gun» e dell’attrice Katie Holmes), si è infatti accaparrato il ruolo di Daryl, il più giovane d’un gruppo di studenti, pronto a difendere la propria terra da un’immaginaria terza Guerra Mondiale. Siamo dalle parti d’una pellicola di culto, dove l’appena defunto Patrick Swayze e il bravissimo Charlie Sheen si fecero apprezzare dal grande pubblico e il cui remake sbarcherà nelle sale Usa a settembre 2010. Dunque, tale privilegio tocca, guarda caso, a Cruise jr., e proprio mentre Hollywood boccheggia e gli attori si scannano ai provini. Ma Connor no, non ha dovuto sbattersi più di tanto per andare dritto alla meta: sarà lui, con i suoi ricci afro e il sorriso aperto di papà a calarsi nella parte dell’eroico liceale che lotta per la salvezza dell'America. L’unica fatica del quotato rampollo (da noi già visto in Sette anime, film intimista di Gabriele Muccino, dove faceva la parte del protagonista da bambino) pare sia stata quella di allontanare dal set, nel corso dei provini, l’ansioso genitore e sponsor, troppo ingombrante con la sua presenza.
Magari non è un caso che il giovane Connor sia apparso, sul grande schermo, accanto a Will Smith, uno dei più fidati amici del padre. Tra l’altro, Smith stesso promuove il figlio Jaden, che nel 2006 è diventato noto da noi con La ricerca della felicità (ancora di Gabriele Muccino). Chi non ricorda la scena patetica in cui padre e figlio trascorrono una notte da sfrattati, girovagando mano nella mano, tra la stazione deserta e l’ospizio dei poveri? Jaden, comunque, al momento è considerato un puledro su cui puntare, visto che dopo parti e particine (nella serie tv Disney Zack&Cody, in una clip con la cantante Alicia Keys, accanto a Keanu Reeves nel film di fantascienza Ultimatum alla terra), ha vinto una serie di premi prestigiosi. E siamo sicuri che torneremo a occuparci di lui l’anno prossimo, quando uscirà Kung Fu Kid, il remake (ancora!) di Karate Kid, interamente basato sul nome di Jaden. Né sembra di poco conto questa superproduzione cino-americana, che sigla un riavvicinamento tra i due Paesi, di solito reciprocamente guardinghi. Quando si dice cuore di padre: quest’estate, mentre montava una certa forma di boicottaggio nei confronti dell’imponente coproduzione, Will Smith ha abbandonato le riprese del suo film, per volare a Pechino a incoraggiare il figlio.
Sul Sunset Boulevard, tuttavia, sorgono altri piccoli soli: parliamo della figlia di John Travolta, Ella Blue, che il 25 novembre apparirà sui cartelloni di Old Dogs insieme a suo padre e a Robin Williams. Sarà casuale, ma Connor Cruise, Jaden Smith ed Ella Blue Travolta hanno tutti e tre genitori adepti di «Scientology», la discutibile setta.

Quel che sia, intanto, crescono come stelle.

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