Cruz fa festa, Adriano fa i festini

Tentata estorsione per le immagini scattate sul lago di Como e poi pubblicate in Svezia

Riccardo Signori

Dice Sacchi: «L’Inter ha grosso modo gli stessi problemi del Real: quasi mai undici solisti fanno una buona orchestra». Se poi i tenori steccano... Per ora l’Inter stecca in difesa, ma in tanti fanno caso alla rarità dei gol dei suoi attaccanti. È tornato Julio Cruz, il silenzioso e solitario cannoniere. E l’Inter ha ricominciato a segnare reti che pesano. Forse non è un caso. Cruz fa gol per la Champions, Adriano fa gol con le ragazze: pare l’unica attività che ancora gli riesce bene. Il mondo Inter sta in queste due immagini: i gol dell’argentino che gioca con il disincanto del routinier e le foto di Adriano pescato in un festino nella sua casa di Como, con tanto di belle ragazze e sigaretta fra le mani. Scatti di un mese fa, nonostante il fisico così asciutto del brasiliano. Foto rubate da un aspirante paparazzo, verso la fine di agosto. C’è Adriano che fuma, un’altra in cui ha una faccia un po’ persa mentre sta facendosi una foto da solo. Niente di speciale, se non fosse che sul campo Cruz è sveglio e Adriano dorme. Tra Champions e campionato l’Inter ha segnato 14 gol, ma ne ha subiti 12: quanto basta per farsi venire i brividi. Adriano è ancora a secco. Crespo e Stankovic hanno messo rimedio in campionato.
Ancora una volta, tra Europa e Italia, Cruz è il più credibile cannoniere della compagnia nerazzurra. Non proprio un eroe per caso. L’anno scorso i suoi gol erano già quattro, oggi è fermo a due soltanto perché ha giocato poco a causa di un infortunio. L’anno passato Julio el Jardinero è stato il goleador numero uno della squadra: 21 reti con tanti saluti ad Adriano che stava già pensando di diventare l’Imperatore della nazionale brasiliana. Al mondiale, invece, i gol del bambolone sono stati solo due, i brasiliani hanno storto il naso: tutto qui per essere il centravanti della Seleçao? Ieri il sito brasiliano Terra ha pubblicato le foto, definite sexy, di una festa sul lago di Como: nulla di compromettente, anche se il procuratore di Adriano ha raccontato che c’è stato un tentativo di estorsione da parte di chi ha scattato le foto, con la minaccia di vendere il materiale ai giornali italiani per 150mila euro. Ma il giocatore e il suo clan non hanno ceduto al ricatto. E i giornali italiani non le hanno comprate. Le foto sono finite sul giornale svedese Aftonbladet ed ora hanno fatto il giro del mondo. Seguiranno azioni legali.
Ma queste sono le foto di Adriano che, per ora, vanno di più. Nessuna traccia di quelle da goleador d’antica fama. E l’Inter continua a contare le reti delle sue punte con il bilancino. Recoba è appena rientrato e solo di tanto in tanto sprizza genio. Ibra davanti alla porta vede nero. Adriano vede rosso. Crespo e Cruz hanno l’istinto del killer e qualcosa in comune: più vengono sottovalutati, più si rivalutano. I loro gol sono bot a rendimento sicuro. Stravaganze del mondo del pallone: dici Shevchenko e svieni, dici Crespo e fai una smorfia. Poi Crespo segna con il Parma, con la Lazio, il Milan, l’Inter, il Chelsea, e Sheva se la passa male appena la squadra lo considera uno dei tanti.
Cruz parte sempre dalla panchina, ma quando c’è bisogno di creder al gol vien richiamato in campo. Ha tolto l’Inter dai pasticci e quasi mai si è preso la parte della stella. L’anno scorso risolse a Udine una partita difficile e, guarda caso, domenica l’Inter si presenta in Friuli.

È stato l’attaccante che Mancini ha voluto tenersi vicino ad ogni costo. Per l’Inter è una banca del gol: rendimento garantito, mai un mugugno, meglio il silenzio dello sbraitare facile. Non fa i festini, ma fa la festa. Agli altri.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica