La sua commedia desordio, «Brodo di pollo con orzo» (1957), venne salutata entusiasticamente dalla critica. Anche perché Arnold Wesker sulle scene londinesi del Royal Court Theatre cera arrivato quasi per caso: di origini proletarie ed ebree, prima di dedicarsi alla drammaturgia, aveva fatto svariati e umili lavori e aveva affondato le mani così profondamente nella realtà da non potersene più «disfare». Motivo per cui lintera opera di questo arguto e irregolare autore inglese, affiliato ai rivoluzionari «giovani arrabbiati» dei primi anni Sessanta, è contrassegnata da una concretezza di invenzione che ha del prodigioso e che si esprime attraverso situazioni apparentemente semplici sotto le quali borbotta però lorrore della vita vera. Caso emblematico è «La cucina», pièce del 1960/61 nella quale Wesker racconta il dietro le quinte di un ristorante dove cuochi e inservienti lavorano a ritmi vertiginosi - a ispirare il lavoro fu proprio lesperienza maturata in un locale di Parigi - e dove si innesca una rete di relazioni e tensioni malate, assai simili a quelle proprie di qualsiasi convivenza sociale. Dunque, si tratta di un illuminante allegoria della vita umana, cui adesso mettono mano un regista corale e fisico come Armando Pugliese e un folto gruppo di allievi neo-diplomati dellaccademia Silvio DAmico, protagonisti di uno spettacolo/saggio brioso e vitale, programmato al Teatro Tor Bella Monaca fino al 24 giugno. Il ritmo che governa «La cucina» - spiega il regista - dà la misura, come un metronomo, ai rapporti che si sviluppano allinterno di questo avamposto dellinferno che per Wesker è semplicemente una metafora dellesistenza». Metafora qui affidata, appunto, ad attrici e attori ancora acerbi che tuttavia molto sembrano avere da spartire con i personaggi della commedia: «La loro energia di neo-attori pronti ad affrontare i rischi e le sorprese di un mestiere tanto seducente quanto incerto - continua Pugliese - trova modo di essere espressa.
Allo stesso modo i rapporti e il carattere dei personaggi, la loro giovane età, la loro convivenza coatta e precaria trovano un corrispettivo poco rassicurante (ma ahimè molto concreto) nella realtà doggi, che non mi pare tanto distante da quella dellInghilterra del 1961». Spettacoli ore 21. Informazioni allo 062010579.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.