
Torna il 24 ottobre al Castello di Grinzane Cavour Barolo en Primeur, progetto di responsabilità sociale promosso da Fondazione CRC e Fondazione CRC Donare ETS con il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. Giunta alla quinta edizione, l’asta benefica internazionale lo scorso anno ha superato il milione di euro, portando il totale a 3,4 milioni raccolti in quattro anni per oltre 70 progetti sociali e culturali.
Sotto il martelletto di Cristiano De Lorenzo, direttore di Christie’s Italia, saranno
Le barrique portano la firma dell’enologo Donato Lanati, che ha suddiviso la vigna in parcelle in base a esposizione e altitudine, vinificando separatamente ogni porzione. Da ciascuna barrique nasceranno 270 bottiglie di Barolo, pronte al consumo dopo i 38 mesi minimi d’invecchiamento. A valutare la qualità dei vini sarà come di consueto Antonio Galloni, CEO di Vinous, che esprimerà il suo giudizio en primeur.
Accanto ai vini della Vigna Gustava, saranno all’asta otto lotti comunali di Barolo e Barbaresco, donati da oltre 80 cantine del Consorzio e riuniti sotto il nome di 11 comuni simbolo della denominazione. In tutto, 914 bottiglie tra formati standard e grandi, per circa 925 litri complessivi. Quattro lotti finanzieranno enti benefici scelti dagli acquirenti, gli altri sosterranno la Scuola Enologica di Alba e altri progetti del territorio. In totale, Barolo en Primeur 2025 metterà in vendita 3.962 litri di Barolo e Barbaresco, un patrimonio che rappresenta l’eccellenza delle Langhe e il legame tra vino e solidarietà. Chiunque potrà partecipare, presentando offerte scritte o telefoniche tramite i moduli disponibili sul sito fondazionecrcdonare.it.
Tra le novità di quest’anno figura la collaborazione con Fieramente, azienda di trasporto vino fondata da Alessio Piccardi nel 2015, che si occuperà della consegna gratuita delle bottiglie abbinate ai lotti. Un’altra innovazione riguarda la tracciabilità digitale: ogni bottiglia sarà dotata di un tag NFC invisibile sotto l’etichetta, sviluppato da Tesisquare con il suo IoT Competence Center Elision e dalla PMI innovativa Autentico Srl. Il sistema, impossibile da clonare, certificherà origine e autenticità anche offline e consentirà di visualizzare, tramite smartphone, una scheda digitale con dati di tracciabilità, note organolettiche e una webcam live sulla Vigna Gustava. Il sistema sarà applicato a partire dalle bottiglie di Barolo en Primeur 2023 (vendemmia 2022), in commercio dal 2026.
Nel calendario dell’iniziativa torna anche “Exclusive Tasting – Barolo en Primeur”, il percorso di degustazioni che si terrà nella settimana precedente l’asta e offrirà ad appassionati e collezionisti la possibilità di assaggiare in anteprima i vini dei lotti comunali. Le prenotazioni saranno disponibili sul sito della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba.
«Dalla nascita di Barolo en Primeur nel 2021 – ricorda Giuliano Viglione, presidente di Fondazione CRC Donare ETS – abbiamo raccolto oltre 3,4 milioni di euro, sostenendo più di 70 progetti sociali e culturali in provincia di Cuneo e nel mondo. È un format che trasforma il vino in un motore di solidarietà, capace di unire territori e generare valore sociale». Per Sergio Germano, presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, «il meccanismo en primeur è uno strumento strategico che consolida la domanda di fine wines e rafforza le relazioni tra produttori e collezionisti, portando il nome delle Langhe su palcoscenici come Londra, New York e Hong Kong».
Come da tradizione, il progetto unisce al vino anche l’arte.
L’etichetta d’artista 2025 è firmata da Giulia Cenci (nata a Cortona nel 1988), tra le voci più interessanti della scena contemporanea internazionale. L’opera, intitolata self-devouring figure, è un autoritratto in cui il volto dell’artista è parzialmente coperto da un fiore, simbolo di metamorfosi e trasformazione.