
Retrogusto
Debutta nella nostra lingua la nuova piattaforma del Comité Champagne: formazione gratuita e interattiva per professionisti e appassionati. Il corso è strutturato in tre livelli: Esploratore, Intenditore ed Esperto. Un percorso graduale che affronta tutti gli aspetti, dalla storia al terroir, dal metodo di produzione alle tecniche di degustazione.



Presentato a Torino il libro edito dalla TOPIC di Marco Bolasco che ripercorre tra testi e immagini la breve ma intensa storia dell’innovativo ristorante ospitato nell’headquarter della Lavazza, nato dalla collaborazione della famiglia del caffè, dello chef spagnolo che ha cambiato la gastronomia mondiale Ferran Adrià e dello scenografo Dante Ferretti, che ha in cucina Federico Zanasi

Il ristorante della famiglia Mussini si trova nel cuore del porticciolo di Portofino ed è un indirizzo imperdibile della perla del Tigullio. Andateci per i crudi di pesce, per la cucina tradizionale ma elegante a base di pesce e soprattutto per la gentilezza del personale, che è il vero valore aggiunto. Un brand di meritato successo, che ha anche locali a Rapallo e a Paraggi

Il capoluogo piemontese ospita giovedì 19 al Lingotto la più grande manifestazione gastronomica mondiale, la The World’s 50 Best Restaurants, che stila la lista dei migliori ristoranti del mondo. Un evento molto atteso per conoscere la classifica (l’anno scorso vinse Disfrutar a Barcellona e il primo italiano di Lido 84 al 12° posto) ma anche per l’impatto economico e mediatico su un territorio che potrebbe imporsi come destinazione gastronomica globale

Il ristorante del resort sulle colline pisane di Cannavacciuolo celebra la cucina locale ma anche quella della terra di adozione del Tonino nazionale. Lo chef Marco Suriano, ligure di Santa Margherita, ha mano pulita, netta, cerca la purezza dei sapori senza gesti eclatanti e ha un piacevole understatement che rende una cena un’esperienza snella e confortevole

Il ristorante del leggendario Matsuhisa, che ha sede presso Armani in via Pisoni, propone i classici della cucina orientale reinterpretati in chiave fusion e territoriale, grazie allo chef Antonio D’Angelo (e alle erbe e agli ortaggi del suo orto) e al fantastico lavoro del pastry chef Beppe Allegretta. Che trasformano una cena in un’esperienza indimenticabile

Dalla Pasticceria Filippi del Vicentino un prodotto per tutto l’anno che ricalca lo stile del panettone ma in versione ridotta e con l’olio extravergine d’oliva al posto del burro. Sette le versioni: caramello salato, arancia, mela e cannella, arancia e cioccolato, pera e cioccolato, amarena, albicocca. L’ennesima idea di un’azienda con oltre cinquant’anni di vita e una propensione all’innovazione

È uscita l’edizione estiva del brand belga (distribuito per l’Italia da Anthology by Mavolo) che per i suoi distillati utilizza le foglie di coca. Amuerte Yellow ha come botaniche le bacche di ginepro, l’angelica, il coriandolo e il mamoncillo, un frutto raro originario dei Caraibi e dell’America Latina, che porta note esotiche, tra mango e litchi, perfette per la bella stagione

Il ristorante stellato dei Giardini del Fuenti, la struttura che ha ridato vita e bellezza a un luogo magico ma dalla storia controversa della costiera amalfitana, propone una riflessione da parte dello chef Michele De Blasio su una cucina mediterranea e contemporanea

Torna nella località romagnola il festival del bere miscelato organizzato dal giovanissimo bar manager Niccolò Amadori. Cinque serate con protagonisti alcuni tra i bartender più interessanti della scena italiana (e qualche giovane chef), chiamati a ragionare insieme sul pairing. La kermesse si svolgerà tra il 23 e il 27 giugno (ma il 22 e il 28 due party di apertura e chiusura)

Il ristorante stellato di Lomazzo non mette al centro il culto dello chef Davide Marzullo ma evidenzia il lavoro di tutto lo staff, in coerenza con un ristorante che dà del tu al cliente e punta forte sulla condivisione e sull’informalità

Dal 17 al 21 giugno una versione estiva e più leggera della manifestazione che in autunno celebra la gastronomia piemontese, in occasione dei 50 Best Restaurants che porterà in città in quei giorni i migliori chef del mondo. Una vertical dinner dedicata all’Italia, una cena “Melting pot” con dieci star della dcina, cene pop up e soprattutto Piolissima, che mette al centro la tradizionale trattoria

Il ristorante si trova a Milano, in via Sacco, tra De Angeli e Washington, e appartiene al gruppo La Gioia Collection, dell’italo-albanese Redi Shijaku. Un locale vecchio stile ma contemporaneo per la capacità di far stare bene il cliente senza le liturgie del fine dining. Il menu è un inno all’italianità (anche alla milanesità) che punta molto sulla stagionalità e sulla freschezza degli ingredienti

Il ristorante in cima all’hotel Hassler vanta probabilmente la vista più bella d’Italia. Ma lo chef Andrea Antonini non si accontenta della cartolina ma continua a lavorare su un’idea di cucina sempre più stagionale e minimale. Il suo ultimo menu, ERROR13, ha come simbolo la falena, simbolo di trasformazione. Ed è suddiviso in quattro atti ciascuno composto da una successione di meraviglie

La nuova annata della Riserva racconta il volto più autentico del vitigno altoatesino. Un vino senza compromessi, identitario e profondamente riconoscibile. “Racconta la nostra storia e la nostra visione, un percorso nato dal desiderio di esplorare le potenzialità del Lagrein con rigore e coerenza, senza mai perdere il legame con il territorio”, spiega il direttore commerciale Klaus Gasser

Aperto da poco in via Fiori Chiari dai soci del gruppo IT un locale elegante e discreto che ruota attorno a un bancone. La drink list si basa su alcuni classici interpretato ciascuno in tre versioni (classica, light e gastronomica) mentre il cibo è fatto di piccoli bocconi da prendere con le mani. Notevole anche la pizza sottilissima, leggera e digeribile

Un pasto nel ristorante tristellato di Cannavacciuolo sul lago di Orta, traccia una linea definitiva tra l’atto del mangiare per mangiare e quello di nutrire l’anima, lo stomaco e il cervello. La sua cucina mediterranea e piemontese è quanto di più emozionante e comprensibile possa fornire l’altissima cucina italiana. E il servizio è impeccabile. Da provare una volta nella vita (almeno)
