
Dal 23 al 28 giugno, sulla terrazza vista mare dell’ALTO Rooftop a Cervia, va in scena la quarta edizione di ALTO Cocktail Festival. Un appuntamento ormai rodato che, nato quasi per gioco da un’idea del bar manager Niccolò Amadori, ha saputo trovare una sua voce chiara nel panorama degli eventi estivi italiani. Giovane, certo – Amadori ha appena 23 anni – ma con le idee ben piantate dietro al bancone. La formula resta quella che ha funzionato: cinque serate con protagonisti alcuni tra i nomi più interessanti della mixology e della cucina italiana, chiamati a ragionare insieme sul pairing, senza inciampare nei soliti cliché. Ogni appuntamento ha una doppia anima, tra ristorante e cocktail bar, e un tema territoriale che guida abbinamenti e suggestioni.
Si parte il 22 giugno con un opening party firmato Coqtail - for fine drinkers, a scaldare i motori in vista della settimana piena. Dal 23 al 27, ogni sera un’area diversa d’Italia sarà rappresentata da una coppia di ospiti: chef e barman da una parte, pizzaiolo e bartender dall’altra. La cucina, curata dal resident chef Andrea Vailati, ospita cinque chef e altrettanti mixologist, per un menu degustazione da cinque portate e quattro drink in abbinamento. Al cocktail bar, invece, la direzione si ribalta: tre cocktail firmati dal barman ospite incontrano tre tapas o pizze proposte dal locale partner.
Il 23 tocca alla Romagna, con Abocar due cucine e Aguardiente, seguiti da Nècessaire con O’ Fiore Mio. Poi Roma, il 24, con Carter Oblio e Depero Club, e Drink Kong (migliore bar italiano secondo la classifica mondiale 50 Best Bars) insieme a Crunch. Il 25 si va a Sud con Qafiz e Aspro, mentre Cinquanta Spirito Italiano farà doppietta in cucina e al bancone. Il 26 sarà la volta della Toscana, rappresentata da Podere Belvedere e Locale Firenze, seguiti da Elementi Cocktail & Pizza. Il gran finale, il 27, è dedicato a Milano: Ceresio 7 e Cà-ri-co con Cascina dei Sapori. Chiusura sabato 28 con un pool party pomeridiano animato dai ragazzi di Maybe Sammy (Australia), seguiti la sera dai cocktail firmati Cucù.
La location resta uno degli ingredienti del successo: ALTO Rooftop, terrazza panoramica sopra Villa del Mare spa resort, offre vista mare e un’atmosfera sospesa tra estate e design. È uno dei pochi festival indipendenti a essere organizzato direttamente da un locale, e questo – più che un limite – si è rivelato un punto di forza. Qui l’identità non si costruisce a tavolino: si versa nel bicchiere.
A guidare tutto c’è Niccolò Amadori, che in pochi anni ha costruito un percorso sorprendente: partito a 19 anni da Ceresio 7 a Milano, ha fatto tappa in Australia da Bar Conte e a New York da Mace e Martiny’s, lavorando al fianco di nomi come Nico De Soto e Takuma Watanabe. Oggi è alla guida di un locale inserito nella classifica internazionale Top 500 Bars, che punta su una miscelazione personale, essenziale, fatta più di idee che di fuochi d’artificio.
In cucina, invece, c’è Andrea Vailati: lodigiano di nascita, romagnolo d’adozione, con un passato tra Cazzamali, Andrea Berton e il Magnolia*, dove è rimasto sei anni prima di approdare ad ALTO. Qui propone una cucina che gioca tra radici locali e apertura al nuovo, con due degustazione: “Classico” da sei portate e “Sbarco in Romagna” da otto.
L’esperienza al ristorante è su prenotazione (150 euro, pairing incluso), mentre il cocktail bar resta aperto a tutti, ogni sera dalle 20 fino all’una.
L’ambizione, dichiarata, è di crescere ancora: ALTO Cocktail Festival vuole diventare un punto di riferimento per chi cerca nella miscelazione e nella cucina non solo tecnica, ma soprattutto espressione e identità. E Cervia, almeno a giugno, sembra il posto giusto per trovarle.