Guardano lontano gli "Orizzonti" di chef Luca Pedata

Un percorso da aprire con l'omaggio "Brutto, ma buono" alla Velasca e da proseguire con le Capesante, caviale e anguria che viene marinata all'acqua di mare per mischiare dolce e salato

Guardano lontano gli "Orizzonti" di chef Luca Pedata
00:00 00:00

Nel bicchiere un Franciacorta ben freddo Le Marchesine dosaggio zero Audens, negli occhi (e davvero non è piaggeria) una delle viste più caleidoscopiche che possa capitare di avere su Milano. Perché raramente l'orizzonte è così ampio da poter spaziare dal primo piano di una Torre Velasca appena restaurata, alla maestà delle Guglie del Duomo, per poi passare ai grattacieli di Porta Nuova e City Life, il Tribunale littorio, i chiostri dell'università: in definitiva l'intero tessuto urbano da riconoscere come in una sfida enigmistica con le Alpi a fare da sfondo. Il piano è il tredicesimo, dove l'Uptown Palace, elegante hotel dal piglio internazionale in via Santa Sofia, ha appena accesi i fornelli di «Orizzonti», nuovo ristorante definito di «casual fine dining». Al timone chef Luca Pedata (nella foto) che nel pedigree ha una decina d'anni di main chef da «Carlo e Camilla in Segheria» e ad affiancarlo si è portato dietro il sous Giuseppe Robustella davvero bravo anche a raccontare i piatti. Un percorso da aprire con l'omaggio «Brutto, ma buono» alla Velasca e da proseguire con le Capesante, caviale e anguria che viene marinata all'acqua di mare per mischiare dolce e salato. Enigmatico, ma ghiotto è l'Uovo o provola? Con l'uovo (che dunque è un uovo, ma profuma di provola) morbido e affumicato con zucchine alla scapece. Sorprendete il Risotto al pomodoro, dove il riso è bianco e cotto in acqua di pomodoro, per diventare tricolore con la polvere di pomodoro e l'olio al basilico. Imperdibili i Cappelletti alla genovese, non nel senso della Liguria, ma perché ripieni di ragù napoletano alla genovese e serviti con caglio, arancia sanguinella e salvia. La Pluma alla brace odora di fuoco e ha un fondo alla Bordolese e lardo, melanzana frollata, aglio nero e provolone. Interessanti titoli e impiattamenti. «L'estetica - dice chef Pedata -, ma anche i gusti devono sempre nascere da un ricordo, da qualcosa di già accaduto». E negli intrecci escono radici napoletane e cultura mediterranea ben coltivata.

E quindi ecco la Mandorla, melone e zenzero, ma soprattutto la Pastiera cruda, equilibrismo gastronomico di un soufflè e spuma di pastiera, frolla e arancia candita. Uno sguardo che ha «Orizzonti» davvero lontani: aperti su lunch, aperitivo e cena a prezzi (visto lo standing) golosamente interessanti.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica