
Ventotto. Nella storia del rum cubano, sono solo ventotto. Ventotto «maestros», ovvero i distillatori che con arte e sapienza creano il ron ligero, come lo chiamano qui: il distillato di canna del Mojito e del Cuba Libre. Uno degli otto attivi, uno dei soli due a potersi fregiare anche del titolo di Primer Maestro, si chiama Juan Carlos Gonzales Delgado, ed è l'uomo che da una vita produce il Santa Cruz del Norte, marchio da poco importato in Italia da Meregalli Spirits.
Siamo sulla costa settentrionale dell'isola di coccodrillo, non lontani dall'Avana. La distilleria è stata fondata nel 1919 dagli americani, si è fatta un nome durante il Proibizionismo e poi è finita ovviamente nazionalizzata dopo l'avvento del castrismo.
Il rum che si produce qui è perfettamente esplicativo dello stile cubano, ligero appunto. Vale la pena fare una digressione: la distillazione di succo di canna o melassa fermentata si era diffusa già nel Seicento in tutte le colonie, come bevanda degli schiavi. A Cuba, questo distillato consumato ad alta gradazione e senza invecchiamento era chiamato aguardiente. Nel 1862, a Santiago de Cuba, per la prima volta si provò a distillare la melassa con alambicco a colonna e ad invecchiare lo spirito in botti di legno già usate, così da ottenere un prodotto più rotondo e beverino. Era nato il ron ligero cubano, quello diventato mitico con Bacardi e Havana Club, per intenderci.
Ecco, Santa Cruz del Norte Carta Blanca (che insieme al Carta Oro e all'Anejo costituisce la gamma della distilleria) è un ron ligero da manuale: distillato a colonna, riposa brevissimamente in botti di quercia bianca americana, che accentuano le note più dolci di vaniglia.
La beva fresca e agile, le sfumature vegetali, quel senso di banana verde, lo rendono perfetto in mixology. In particolare, rispetto ai nomi più commerciali, è un rum che mostra una complessità maggiore, con una vivacità di note fruttate ed esteri insolito per un cubano.Santa Cruz del Norte Carta Blanca, 40%, 22 euro