Culle e lavoro in una società multietnica

A.A.A. Cercasi lavoratori Extra. Sono oltre 13 mila e 500 i lavoratori immigrati richiesti dalle imprese della provincia di Milano. Oltre 30 mila in Lombardia e quasi 163 mila in Italia. Sul totale dei lavoratori richiesti dalle imprese milanesi (oltre 58 mila), quasi uno su quattro è extracomunitario (23,4%). I più ricercati sono soprattutto nel settore dei servizi (quasi 11 mila addetti), in particolare immobiliare, noleggio, pulizie e vigilanza. Bene anche nella sanità e nell’istruzione (48,2% del totale assunzioni), nella ristorazione (42,4%) e nel commercio (15,8%). A Milano si richiedono anche 3 mila extracomunitari nel settore dell’industria e delle costruzioni. Il 72,7% dei neoassunti dovrà essere formato. Un altro dato rilevato, è che il 25,6% dei lavoratori ha meno di 29 anni. Inoltre, se non ha un’esperienza specifica, trova comunque lavoro nel 47,1% dei casi. È quanto emerge da una elaborazione della Camera di commercio di Milano.
Il Comune al forum internazionale di New York. Domani una delegazione del Comune di Milano si recherà a New York su invito del Sindaco Michael Bloomberg per partecipare al forum internazionale «Governare una Città Diversa in una Società Democratica», dedicato al tema dell’immigrazione nelle metropoli, che si terrà alla Columbia University. Un’occasione per confrontare le reciproche politiche migratorie.
Neonati stranieri. Negli anni del boom economico i vigevanesi non volevano affittare le case ai meridionali, in tempi di globalizzazione non vogliono mandare i propri figli a scuola con i bambini stranieri. Il fenomeno è stato registrato dalla responsabile di un nido privato, cioè per bambini tra 0 e 3 anni.

«Ci sono madri che non vogliono iscrivere il figlio se nella scuola ci sono bambini stranieri - spiega la donna, che ha chiesto l’anonimato -. Una mi ha detto che non voleva far frequentare al figlio di otto mesi bambini di colore perché non avrebbe saputo spiegargli perché gli altri hanno la pelle nera».

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