
A quasi due anni dalla tragica morte dell’attore Matthew Perry, volto amatissimo di Friends, emergono nuovi e inquietanti dettagli. Salvador Plasencia, medico californiano di Santa Monica, ha ammesso di aver somministrato la ketamina che ha causato la morte della star, trovata priva di vita nella sua vasca idromassaggio nella residenza di Pacific Palisades nell’ottobre del 2023.
Plasencia, uno dei cinque imputati nell’indagine federale avviata dopo il decesso, ha confessato la propria responsabilità dichiarandosi colpevole di spaccio di sostanze controllate. Contro di lui pendono quattro capi d’accusa, ognuno dei quali prevede una pena massima di 10 anni, per un totale potenziale di 40 anni di carcere.
Le parole del medico
Secondo quanto riferito dall’avvocato difensore, Plasencia ha affermato di "assumersi pienamente la responsabilità", rinunciando inoltre alla propria licenza medica entro sei settimane. In una nota trasmessa alla CNN, il medico ha espresso profondo rammarico per le sue decisioni professionali: "Plasencia è profondamente dispiaciuto per aver somministrato ketamina a Matthew Perry, un paziente particolarmente vulnerabile a causa della sua lunga storia di dipendenza. Riconosce di non essere riuscito a proteggerlo". L'udienza preliminare è stata fissata per il 3 dicembre. Fino a quella data, il medico resterà in libertà su cauzione.
Il rapporto dell'autopsia e la rete di spaccio
Secondo quanto emerso dal rapporto autoptico, la morte dell’attore sarebbe stata causata dagli effetti acuti della ketamina, seguiti da annegamento nella vasca idromassaggio. Le autorità federali parlano di una rete clandestina di fornitori e spacciatori responsabile della distribuzione della sostanza.
In caso di condanna, oltre alla pena detentiva, Plasencia potrebbe essere sottoposto a tre anni di libertà
vigilata, a una multa da due milioni di dollari, e al pagamento di un’imposta speciale obbligatoria di 400 dollari già disposta dal Procuratore del Distretto Centrale della California nel mese precedente.