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Cosa significa "parlare in corsivo" e perché tutti ne parlano

Torna attuale il corsivo orale, un modo di parlare non nuovo ma rilanciato sui social dalla giovane Elisa Esposito

Cosa significa "parlare in corsivo" e perché tutti ne parlano

Spopola soprattutto su TikTok ma se ne trovano ampie testimonianze su qualsiasi rete sociale. Il corsivo orale è un modo di parlare che enfatizza le vocali e restituisce una pronuncia non convenzionale delle parole.

Il “parlare in cörsivœ” non è cosa nuova ma è stato ripreso e rielaborato da Elisa Esposito che, su TikTok, ha superato la soglia dei 700mila fan.

La compostezza diventa comica

Elisa Esposito, nell’impartire lezioni di cörsivœ, emula uno snobismo che è una parodia. Un tono sussiegoso che fa parte del personaggio e non prerequisito necessario per chi vuole aderire al movimento linguistico di cui Esposito si dice “prœf”, ossia professoressa.

Il linguaggio verbale così storpiato fa coppia con il linguaggio non verbale sostenuto e altezzoso e il risultato è una caricatura.

Le interpretazioni di Esposito sono uscite dal web e sono diventate oggetto di interesse anche offline. Su La7 è stata ospite della trasmissione Propaganda Live e molti suoi coetanei, basta prestare orecchio quando si cammina per strada, si divertono diffondendo le sonorità atipiche del cörsivœ.

Ancora prima che Elisa Esposito proponesse la propria interpretazione, un’altra giovane offriva una rivisitazione di questo curioso modo di esprimersi. Chaimaa Cherbal, con una verve ironica, lo aveva usato in alcuni dei suoi video.

Questo particolare modo di parlare che prolunga le vocali e storpia le parole, richiama la fonetica delle Valley Girl, lo stereotipo delle figlie delle famiglie facoltose della California, con la loro pronuncia elitaria che è stata oggetto di attenzione già negli anni Ottanta per assumere tonalità cult nel decennio seguente, quindi ancora nel secolo scorso.

Niente di nuovo

Lo snobismo, anche quello che non suscita ilarità, è un cliché usato in letteratura, in tv e al cinema. Le interpretazioni sono tante e si perdono nel tempo, difficile quindi riuscire a stabilire di chi sia l’idea del cörsivœ e a chi si ispira.

Come spesso avviene sul web, laddove non ci siano leggi sulla proprietà intellettuale da rispettare, un’idea è di tutti e spesso è persino inutile identificarne le origini.

Quello che conta probabilmente è chi riesce a usarle meglio.

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