Cultura e Spettacoli

“Esilarante la battuta su Vibo, Zalone giri qui il suo prossimo film”

Il sindaco della città calabrese esalta il film del comico pugliese e lo invita a visitare la provincia. Un modo per fare pubblicità a un intero territorio

“Esilarante la battuta su Vibo, Zalone giri qui il suo prossimo film”

“La battuta su Vibo Valentia? Esilarante”. Il sindaco Maria Limardo (Forza Italia) non solo non se la prende con Checco Zalone per il modo in cui viene descritta la sua città in Tolo Tolo, ma invita il comico pugliese a visitarla e a valutare l'idea di girarci il suo prossimo film.
Nella pellicola campione d'incassi c'è la “battuta terribile” (definizione dello stesso Zalone) su Vibo che ha scatenato polemiche ancora prima dell'uscita del film nelle sale. Una nave si rifiuta di far scendere i migranti: “Torniamo in Africa, è meglio, ci vogliono far sbarcare a Marina di Vibo Valentia, su dai, un minimo di dignità”, dice il protagonista del film.

La replica del sindaco di Vibo, però, rappresenta la miglior risposta possibile a tutti i fan del politicamente corretto. “Ho visto Tolo Tolo, è un film che fa riflettere, io mi sono pure divertita oltre che emozionata, anche la 'battuta terribile su Vibo Valentia' è stata esilarante. Rido ancora tutte le volte che ci penso e, sai, ti devo ringraziare. Pensa in quante persone si scatenerà la curiosità di conoscere Vibo Valentia”, scrive Limardo in una lettera aperta a Checco Zalone.

“Grazie a te e a Tolo Tolo – spiega ancora la prima cittadina – la mia bella Vibo sta ottenendo una popolarità straordinaria. Pensa a quanta gente mossa dalla curiosità che hai scatenato potrà ammirare la bellezza della costa, respirare il profumo della ginestra e del mare, assaporare il calore della sua gente. Gente che accoglie con il cuore e che ha dimostrato di tendere la mano con slancio e generosità in occasione degli sbarchi”.

Quindi Limardo invita ufficialmente in città Zalone e ne sfrutta sapientemente l'immagine per fare pubblicità a tutta la provincia vibonese: “Dai vieni a trovarci. Potrai anche tu diventare immortale sulle bianche spiagge della Costa degli Dei, il litorale più bello del mondo e dove splende il 'Sole a catinelle'. In questi luoghi avvolti dalla magia delle fiabe potrai ammirare paesaggi mozzafiato, vedrai il cielo incendiarsi al tramonto e poi, potrai contare le stelle una ad una. Rimarrai incantato da mille cose che ti faranno dire 'Cado dalle nubi'. Dai vieni a stare un giorno con noi. Saremo felici averti nostro ospite”.

“Sarà una bella festa – scrive ancora Limardo –, sono sicura che ci faremo un sacco di risate. Dopo essere sbarcato nel nostro bellissimo porto di Vibo Marina e aver visitato la città con il suo immenso patrimonio storico, artistico e archeologico, il suo Museo nazionale che custodisce la preziosa laminetta orfica, potremo gustare insieme la nduja di Spilinga, la cipolla rossa di Tropea, i formaggi del Poro, i funghi delle Serre, il tartufo gelato di Pizzo, i mostaccioli di Soriano, e alla fine esclamerai: 'Che bella giornata'”.


Insomma, la battuta che qualcuno considerava un imperdonabile insulto alla città, si è trasformata in uno straordinario strumento di marketing. “Come vedi, caro Checco – aggiunge il sindaco – non dovrai chiederti 'Quo vado', non potrai che scegliere di venire a Vibo Valentia nella nostra terra meravigliosa, ricca di identità e dignità e che richiama tutti i tuoi film più belli e di successo, pensa che è certamente il posto ideale dove girare il tuo prossimo film. Intanto ti aspettiamo presto per girare insieme a te il film di una giornata indimenticabile”.

Con buona pace degli epigoni del politicamente corretto.

Commenti