“Spare. Il Minore” si preannuncia un successo editoriale, uno di quei libri che verranno ristampati a distanza di anni, ma sul piano umano potrebbe diventare il più grande fallimento del principe Harry. Un guaio irreparabile che lo allontanerebbe per sempre dalla sua famiglia.
Il libro che non doveva vedere la luce
“Se il libro [verrà pubblicato], non penso ci sarà modo, per Harry, di tornare indietro”, ha detto la biografa Tina Brown, lo scorso 10 ottobre, auspicando che il memoir del duca di Sussex non vedesse la luce, in modo da non compromettere per sempre i rapporti con la royal family. Invece l’autobiografia sarà sugli scaffali di tutte le librerie del mondo il prossimo 10 gennaio e, promette la Penguin Random House, sarà un resoconto “crudo” degli anni trascorsi dal principe a Palazzo. I Windsor sarebbero “preoccupati” al pensiero di ciò che leggeranno. Già il titolo promette una guerra senza quartiere alla monarchia ed è stato definito “iconico” da molti utenti su Twitter: “Spare”, ovvero “di scorta”, “di ricambio”, un nome che alluderebbe alla vita da cadetto di Harry, inevitabilmente un passo dietro William, l’erede al trono.
I bersagli del principe Harry
I bersagli principali dell’autobiografia del duca di Sussex potrebbero essere tre: re Carlo III, che il principe accusa di freddezza, la Regina consorte Camilla, ovvero la matrigna mai davvero accettata, a dispetto delle dichiarazioni, il principe William, cioè il fratello che lo ha messo in ombra tutta la vita. L’origine della rabbia di Harry starebbe nella morte di Lady Diana, forse l’evento centrale da cui si dipanerà la narrazione e del quale Carlo non avrebbe mai voluto parlare con i figli, in qualche modo ostacolando la completa elaborazione del lutto da parte di Harry. A tal proposito Ingrid Seward, ben prima dell’annuncio della pubblicazione, ha affermato: “…Carlo pensava fosse la cosa giusta da fare…[Harry] incolpò il padre. Sentiva che avrebbe dovuto spiegare a lui e a William…come e perché era accaduto l’incidente. Gli anni passarono e Harry lamentò di non capire se sua madre fosse stata vittima di un omicidio o se fosse stato solo un tragico incidente. Era arrabbiato…con suo padre…”.
Il ruolo di Meghan Markle
Il libro autobiografico del duca potrebbe essere il perfetto detonatore per la sua ira, ma sarebbe interessante sapere se Meghan ha avuto un ruolo nell’indirizzare questa possibile furia proprio nella stesura di un memoir. Per tentare di capirlo sarà utile anche leggere come il principe ha vissuto e interpretato la profonda depressione della moglie a corte, di cui Meghan parlò con Oprah nell’intervista del marzo 2021. Sempre Ingrid Seward fece un commento che oggi potrebbe risultare addirittura profetico: “Carlo sapeva che [Harry] aveva bisogno di una donna forte…Ma era impreparato al fatto che Meghan prendesse il controllo di Harry nel modo in cui ha fatto e lo spingesse contro tutto ciò che lui conosceva e amava, compresa la sua stessa famiglia”.
Il misterioso capitolo che fa tremare i Windsor
"C’è un capitolo in particolare che potrebbe rappresentare un grosso problema per Carlo”, ha dichiarato una fonte al Daily Beast senza, però, specificare di quale capitolo si tratterebbe. Potrebbe riferirsi al divorzio da Lady Diana, alla suo incidente fatale, al trattamento ricevuto da Harry alla morte della regina Elisabetta (ammesso che il duca abbia aggiunto una parte dedicata alla scomparsa di Sua Maestà), o ancora alle presunte frasi razziste contro Archie. Valentine Low, autore del controverso libro “Courtiers: The Hidden Power Behind The Crown”, ha un’opinione ben precisa sul potere devastante del memoir: “Harry può di sicuro fare rivelazioni dannose”, ma “…Penso sia improbabile che il suo libro possa danneggiare definitivamente il re o la royal family”.
Quale verità?
Valentine Low non ha tutti i torti. Harry ha presentato il suo libro come “la” verità e la Penguin Random House ha parlato di “resoconto definitivo” della vita del principe. Invece si tratta della “sua” verità, di “una” versione dei fatti che la royal family potrebbe decidere di smentire. I Sussex hanno giocato diverse volte con il concetto di verità, rendendolo assoluto o relativo a piacimento. Per esempio un insider, lo scorso anno, ha commentato: “Da quando hanno abbandonato la vita da royal hanno rilasciato dichiarazioni su dichiarazioni riguardo al modo in cui affermano di essere stati trattati. Dicono che è la loro verità, ma c’è sempre solo una verità”.
Uno “tsunami di paura”
Da mesi, dicono le fonti, la royal family sarebbe stata travolta da uno “tsunami di paura” al pensiero di ciò che il secondogenito del sovrano avrebbe scritto. “Re Carlo III dovrebbe essere molto preoccupato”, ha detto l’esperta Daniela Elser, perché l’autobiografia del principe è “come una bomba a mano scagliata su Buckingham Palace” e rischierebbe di mettere in pericolo il suo regno. Angela Levin ha sottolineato: “Il Palazzo è sulle spine” e non si fa illusioni: “Se [il memoir] fosse noioso non varrebbe i milioni che [la casa editrice] ha pagato a [Harry]”. A quanto pare nessun membro dei Windsor avrebbe ricevuto in anticipo una copia del libro e questo non fa che complicare le cose. Gli avvocati della famiglia reale sarebbero in attesa di leggerne il contenuto prima di studiare eventuali contromosse.
Rispetto per la Corona
Il futuro di Harry potrebbe dipendere dalla sua autobiografia. La sua presenza all’incoronazione di Carlo, che secondo l’esperta Christiana Maxion “potrebbe mettere in subbuglio la famiglia” e persino i suoi titoli sono in precario equilibrio tra le pagine di quel libro. “Non c’è dubbio sul fatto che Carlo vorrebbe Harry e Meghan alla sua incoronazione”, ha commentato l’esperta Katie Nicholl, “ma in cambio si aspetta rispetto e il problema si presenterà se da ora al giorno [dell’incoronazione] Harry lo ripagherà attaccando lui, Camilla o l’istituzione. [Carlo non tollererà attacchi inaccurati e sleali”.
Harry torna sul “luogo del delitto”?
Lo scorso 28 ottobre Buckingham Palace ha reso noto che re Carlo III ha deciso di tenere per sé il grado di Capitano Generale dei Royal Marines, ricoperto per ben 64 anni dal principe Filippo e, dal 2017 fino alle dimissioni, dal principe Harry. Un altro smacco al duca di Sussex il quale, però, potrebbe rispondere all’affronto, in un certo senso, tornando a Londra per promuovere il suo memoir. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, infatti, il principe avrebbe in programma di volare in Gran Bretagna, verso la fine del 2022, non per passare le festività a Sandringham con il padre e il resto della royal family, bensì per raccontare “lo scopo” per cui ha scritto l’autobiografia. “Messa in questo modo, non sarà un Natale tranquillo per la royal family”, ha detto un insider.
Cosa possiamo aspettarci dal libro di Harry?
È ancora presto per capire quale sarà il futuro del duca di Sussex nella royal family dopo la pubblicazione di “Spare”. Certo il titolo non ci lascia indizi incoraggianti. È “provocatorio”, scrive Town and Country Magazine, ma anche un “punto di svolta” nella vita del duca, perché “non è una parola che ci si aspetterebbe di sentir pronunciare dalla royal family”.
Una di quelle cose che magari si pensano, ma non si dicono. Harry ha avuto l’audacia, o forse l’incoscienza di scriverla addirittura e questo fa pensare che il contenuto del memoir non sia meno sconvolgente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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