Il politicamente corretto si prende anche Capitan America

Per la prima volta nella sua storia, un adolescente che "rappresenta gli oppressi e i dimenticati" diventerà il primo personaggio LGBTQ + ad assumere il ruolo di Capitan America

Il politicamente corretto si prende anche Capitan America

Capitan America non sarà più lo stesso, inghiottito nel vortice del conformismo perbenista del politicamente corretto. La storia del personaggio cult dei fumetti, come ricorda la Marvel stessa, affonda le sue radici negli anni '40 quando Steven Rogers prende parte ad un esperimento segreto militare americano che lo trasforma in un supersoldato. Durante la seconda guerra mondiale Capitan America e il suo assistente Bucky Barnes combattono a fianco della fanteria americana e degli Invasori. A poco dalla fine della guerra, entrambi vengono coinvolti in un esplosione e vengono considerati morti. Capitan America viene invece ritrovato dopo alcuni decenni ibernato e intrappolato nel ghiaccio ma ancora vivo. Da quel momento parte la vita di Cap nel tempo moderno. Capitan America, ricorda la stessa Marvel, è sempre stato un simbolo di "coraggio e patriottismo" e, sebbene il costume a stelle e strisce sia sempre stato associato principalmente a Steven Rogers, ci sono stati alcuni momenti in cui per un motivo o per un altro il Cap originale non ha potuto brandire il suo scudo di vibranio.

Capitan America diventa un "supereroe gay"

Ora il supersoldato, al fine di adeguarsi al clima del politicamente corretto imperante, diventa un "supereroe gay". Come riporta l'agenzia Adnkronos, per la prima volta in 80 anni di storia del fumetto della Marvel, un omosessuale raccoglierà lo scudo del supereroe. Un adolescente che "rappresenta gli oppressi e i dimenticati" diventerà il primo personaggio LGBTQ + ad assumere il ruolo di Capitan America. Marvel Comics celebra infatti l'ottantesimo anniversario dell'eroe statunitense, creato da Joe Simon e Jack Kirby nel 1941, con il lancio di una nuova serie a fumetti, The United States of Captain America, in cui il capitano in carica Steve Rogers farà un viaggio attraverso gli Stati Uniti per ritrovare il suo scudo perduto e incontrerà persone di "tutti i ceti sociali" che hanno indossato il mantello di Captain America per difendere le loro comunità.

Aaron Fischer, un adolescente gay, sarà il primo della nuova serie limitata, che verrà pubblicata a giugno, in occasione del mese in cui in tutto il mondo si celebrano i gay pride. La Marvel ha descritto Fischer, come il "Capitan America delle Ferrovie", con "un adolescente senza paura che si è fatto avanti per proteggere i compagni fuggitivi e i diseredati". "Aaron si ispira agli eroi della comunità queer: attivisti, leader e gente comune che lottano per una vita migliore", ha detto lo scrittore della serie Josh Trujillo. "Rappresenta gli oppressi e i dimenticati. Spero che la sua storia di debutto incontri il gradimento dei lettori e aiuti a ispirare la prossima generazione di eroi".

Poteva forse un simbolo iconico del patriottismo Usa non essere travolto dal politicamente corretto? Certo che no. Del resto, già nel gennaio 2020 i vertici della Marvel avevano annunciato che la casa editrice statunitense, di proprietà della Disney, era intenzionata a introdurre personaggi Lgbt - gay, trans, ecc, a cominciare dal protagonista Lgbt in The Eternals.

La sensazione è che la piega politically correct che ha investito la Marvel - come del resto la Disney - sia solo all'inizio: c'è da pensare che Capitan America non sarà l'unico supererore ad essere inghiottito dal nuovo dogma della correttezza politica.

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