Cultura e Spettacoli

I 600 anni dalla costruzione della Collegiata di Castiglione Olona

Evento alla Regione Lombardia nell'ambito dei 600 anni dalla costruzione della Collegiata di Castiglione Olona alla presenza di Attilio Fontana

 I 600 anni dalla costruzione della Collegiata di Castiglione Olona

Castiglione Olona, Città ideale. Questo è il tema dell’incontro che si è svolto a Palazzo Lombardia nell’ambito dei festeggiamenti triennali per il sesto centenario della fondazione della Collegiata di Castiglione Olona, per la costruzione della quale il cardinale Branda Castiglioni ha ricevuto la bolla papale di Martino V il gennaio 1422. Da quel momento, sono passati solo 3 anni prima che la chiesa venisse consacrata ai santi Stefano e Lorenzo.

L’evento a Palazzo Lombardia ha visto a sorpresa anche la presenza del presidente della Regione Attilio Fontana. Con lui anche l’assessore alla Cultura di Regione Lombardia Stefano Bruno Galli, Assessore Autonomia e Cultura di Regione Lombardia, Giancarlo Frigeri, Sindaco Castiglione Olona, Cristina Canziani, Assessore Cultura Castiglione Olona, Gabriele Archetti, Università Cattolica del Sacro Cuore, Andrea Spiriti, Università degli Studi dell'Insubria, Laura Facchin, Università degli Studi dell'Insubria, Don Ambrogio Cortesi, Arciprete Collegiata di Castiglione Olona, Dario Poretti, Direttore Museo della Collegiata, Laura Marazzi, Conservatore Museo della Collegiata. Moderatore dell'incontro Luigi Mascheroni de il Giornale. Poco prima del suo intervento, il sindaco ha voluto omaggiare il presidente Fontana con un sigillo civico, dedicato ai cittadini benemeriti di Castiglione.

I relatori che si sono susseguiti al tavolo hanno messo il focus sull’importanza del borgo dell’Olona, sviluppato nella sua forma attuale a partire dal 1400 grazie all’intuizione del cardinale Branda Castiglioni, che qui ha voluto costruire una città ideale che ha il suo culmine della Collegiata dedicata ai SS. Stefano e Lorenzo. La storia che custodisce questo borgo del varesotto è sterminata, come hanno ben spiegato i professori che sono intervenuti e che hanno illustrato ai presenti con un lungo e interessante excursus sulle vicende che legano Castiglione Olona a Branda Castiglioni e, di conseguenza, a gran parte del mondo, lungo una direttrice fatta di opere d’arte come affreschi, bassorilievi e sculture che seguono un filo geopolitico ben preciso e significativo dei rapporti di potere di quella finestra temporale in cui è vissuto il cardinale nel XV secolo. Ma è una storia che richiede tanta cura e dedizione, che si traduce in investimenti di denaro che non sempre sono sufficienti per effettuare tutti i lavori di manutenzione e recupero di cui necessita un simile complesso storico e monumentale.

Molti degli interventi sono stati possibili grazie a investimenti privati, anche perché il sindaco ha spiegato che trovare i fondi per la riqualificazione nelle casse comunali, dalle quali devono essere prelevate le quote per l’amministrazione ordinaria della città. “Mi auguro che questa vetrina sia di buon auspicio per il futuro della nostra città, affinché Castiglione, nata come città ideale, possa continuare a esserlo”, ha dichiarato Giancarlo Frigeri, che nel suo intervento ha ringraziato anche la Regione per i fondi elargiti, grazie ai quali è stato possibile intervenire su alcune opere del borgo e dare anche il via al triennio in omaggio ai seicento anni della Collegiata, che non prevede solamente eventi e manifestazioni, snocciolate dall’assessore alla cultura di Castiglione, Cristina Canziani, ma anche lo svelamento di opere di ristrutturazione in corso di completamento e l’avvio di nuovi cantieri in tutto il borgo storico. Particolare rilievo nell'ambito delle celebrazioni del sesto centenario ha il museo della Collegiata, ente che si occupa della preservazione e della valorizzazione del patrimonio artistico del complesso.

Un lungo intervento dedicato proprio al cardinale Branda Castiglioni è stato condotto dal professor Archetti, dell’Università Cattolica di Milano, che ha analizzato il percorso dell’uomo di fede ma anche di potere e di politica. La sua figura è stata davvero particolare, unica nel suo genere, come dimostrano lo sfarzi e l’imponenza del palazzo Branda di Castiglione Olona, che si contrappone “a un abitato prevalentemente in legno, con un profilo molto basso, mentre il palazzo è in pietra e si erge al di sopra, venendo visto da lontano”. Caratteristica fondamentale quest’ultima, che crea una ipotetica linea con la chiesa dei santi Stefano e Lorenzo che, però, si erge sul punto più alto di Castiglione, non per caso ma per precisa scelta stilistica e simbolica, per avvicinarla il più possibile all’Altissimo.

Tra le tante opere di prestigio all'interno della Collegiata, il professore Andrea Spiriti, dell'università degli Studi dell'Insubria ha indicato come maggiore contributo artistico di tutta Castiglione Olona la raffigurazione del primo progetto della basilica di San Pietro a Roma. "Il progetto di Eugenio IV di distruggere San Pietro, ricostruirla settant'anni prima di Giulio II e di Bramante, come edificio a pianta centrale cupolata.

Qualcosa di devastante", sottolinea Spiriti con un parallelismo con la chiesa di Santa Sofia di Costantinopoli, "la chiesa gemella, perché così la chiesa ritorna a essere una".

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