L'estate finisce ed ecco gli «attesi ritorni» italiani. Una «nuova» avventura di Montalbano, Una voce di notte (Sellerio). Una «nuova» raccolta di storie di donne di Dacia Maraini, L'amore rubato (Rizzoli). Una «nuova» saga gialla di Marco Malvaldi: abbandonati i vecchietti, si parte con un medico e un carabiniere, in I fumi confusi (Sellerio). Una «nuova» metafora dell'esistenza - coprotagonista un cane filosofo, Ombra - di Stefano Benni in Di tutte le ricchezze (Feltrinelli). E poi un «nuovo libro di Erri De Luca», di cui è inutile sapere di più.
Per prendere un po' d'aria da queste asfittiche novità e sperare in una rentrée davvero letteraria occorre o scartabellare i titoli stranieri in arrivo in traduzione - previsti Grossman, Caduto fuori dal tempo, Mondadori; Ken Follett con il secondo volume della trilogia The Century, sempre Mondadori; David Foster Wallace con Il tennis come esperienza religiosa e Jonathan Franzen con la raccolta di saggi Più lontano ancora, entrambi Einaudi - o scaricare su tablet le novità anglosassoni. L'autunno letterario 2012 previsto oltreoceano sarà infatti «un sogno per gli amanti dei libri»: un'abbuffata di nuovi titoli firmati dai più grandi nomi della narrativa mondiale, oltre a qualche succoso memoir.
Si parte con il principe in bianco, Tom Wolfe, le cui 600 pagine di Back to Blood sono attese per il 23 ottobre. È il ritorno dopo otto anni - ultimo titolo Io sono Charlotte Simmons (Mondadori) -, un divorzio da Farrar Straus & Giroux, che dal '65 aveva pubblicato tutti i suoi 13 libri, e un passaggio da 7 milioni di dollari di anticipo alla concorrente Little Brown. Protagonisti un poliziotto di 25 anni e un'infermiera di 24, cubani (ma ci sono anche un giornalista e il suo redattore capo di Yale, uno psichiatra sex-addicted, un miliardario porn-addicted, spacciatori di crack e gli artisti concettuali della Miami Art Basel) nel tentativo di raccontare come una generazione di immigrati abbia determinato la fine dell'angloegemonia a Miami.
Già da domani sono previsti tradimenti, spionaggio e amore in Sweeth Tooth di Ian McEwan, in cui la figlia di un prete anglicano, Serena, ha un love affair con un uomo più vecchio di lei durante il suo ultimo anno a Cambridge, nel '72. Anni duri per l'Inghilterra e ancor più per Serena, che finirà coinvolta in una «missione segreta» accanto al giovane e promettente scrittore Tom Haley. Il 25 esce Mortality, lo spietato memoir postumo di un anno di cancro del giornalista Christopher Hitchens. Settembre comincia all'insegna del femminismo di terza generazione, con due titoli eloquenti: Vagina. A New Biography (il 3) a firma Naomi Wolf, quella di The Beauty Myth, in cui si esplora, con conclusioni a dir poco stupefacenti, il legame tra sessualità e creatività, e The End Of Men. And The Rise Of Women (previsto per l'11) della giornalista Hannah Rosin, che si propone come l'inchiesta definitiva su come la società contemporanea abbia rovesciato ruoli, potere e futuro dei sessi. Il 4 uscirà anche il nuovo romanzo di Zadie Smith, NW, in cui Londra - zona Nord Ovest - è il complicato teatro delle tragicomiche avventure di Leah, Natalie, Felix e Nathan, per raccontare come si sta in una metropoli oggi, da ricchi e da poveri, sotto lo sguardo pubblico e nel caos del privato.
How Music Works di David Byrne (12 settembre) è il primo di tre imperdibili memoir musicali. Qui il punto di vista è, oltre che del musicista, dello storico e antropologo che spiega come la tecnologia abbia cambiato la musica. Poi Waging Heavy Peace, di Neil Young (2 ottobre) offre una visione caleidoscopica di vita e carriera, dalle nevi dell'Ontario alle strade intrise di LSD di Los Angeles. Infine in Who I Am, di Peter Townshend (8 ottobre) la letteratura prende spesso il sopravvento sulla narrazione biografica. In ottobre avremo anche John Grisham (il 23) con il legal thriller The Racketeer: 1,5 milioni di tiratura iniziale; il photo book di Orhan Pamuk The Innocence of Objects (il primo del mese) con il catalogo fotografico degli oggetti del suo Museo; Letters, epistolario inedito di Kurt Vonnegut (il 20); Peter Høeg che in The Elephant Keepers' Children (23 ottobre) affronta un tema del tutto diverso dai precedenti romanzi: il fondamentalismo religioso contro la libertà di opinione in una famiglia danese.
E a novembre si prosegue con i racconti di Alice Munro, Dear Life; la rielaborazione della fiabe dei fratelli Grimm in Fairy Tales from The Brothers Grimm a opera di Philip Pullman e con l'immaginata vita di Maria in una prosecuzione ideale del Nuovo Testamento in The Testament of Mary di Colm Toibin. Alla faccia degli «attesi ritorni».
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