Chi è

Ruggero Guarini, giornalista e scrittore, è nato a Napoli nel 1931 e vive a Roma dal 1958. Entrato a diciotto anni nel Pci, ne uscì dopo la rivolta ungherese contro l’occupazione sovietica del 1956. Ha sempre lavorato nei giornali e ha scritto numerosi romanzi, tra cui Parodia (1973), Yao (1995); una traduzione del Cunto de li cunti del napoletano Giambattista Basile (Il racconto dei racconti, 1994); un Breve corso di morale laica (1987), il pamphlet Compagni ancora uno sforzo, dimenticare Togliatti (1989), alcune raccolte di articoli e saggi (Punto e a capo, 1977; Il pensiero quotidiano, 1993; Questo sì, quello no, 1994); il poemetto Quando bisbiglio la parola Dio (1991) e un librettino di versi, Un pizzico sulla mano (2006).

Il suo ultimo libro, Fisimario 2008 (in libreria per l’editore Spirali), è nato da una rubrica che Guarini cura per l’agenzia Il Velino da circa un anno, e in cui esprime quasi ogni giorno il suo parere sulla più contingente attualità nella forma di una lettera immaginaria attribuita ogni volta a un più o meno grande spirito del passato.

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