Se l'arte ha raffigurato, re-immaginato, iconizzato la luna, dall'antichità a Rauschenberg; se la letteratura l'ha cantata, interrogata, mitizzata, dai greci al discorso poetico e profetico di Kennedy; se il fumetto l'ha s-mitizzata, colorata, pop-up-izzata, da Tintin a Topolino; il cinema, invece, l'ha re-inventata, avvicinata e soprattutto ne ha anticipato la conquista. Diossido di silicio e nitrato d'argento.
Cinema e Luna nascono insieme. Nel 1902 Georges Méliès firmò Le voyage dans la Lune, il primo film di fantascienza: l'ambiente lunare è un mondo onirico e allucinogeno, tra stelle e pianeti antropomorfizzati, e la scena iniziale, in cui la navicella spaziale s'infila nell'occhio di una Luna dal volto umano, è nel subconscio di tutti noi. Del 1919 è The First Men in the Moon, film muto diretto da Bruce Gordon e J.L.V. Leigh, e dieci anni dopo Una donna nella Luna di Fritz Lang che si avvale della consulenza scientifica degli esperti di missilistica Hermann Oberth e Willy Ley.
Uomini sulla Luna (1950) è invece la pellicola diretta da Irving Pichel, girata in Technicolor e prodotta da George Pal che si affida sia per la sceneggiatura che per gli effetti speciali (per cui vinse l'Oscar) a Robert A. Heinlein, gigante della fantascienza americana. Al 1953 risale Project Moonbase di Richard Talmadge: il viaggio nello spazio è molto realistico e il presidente degli Stati Uniti è una femmina. La vera fantascienza, ovviamente, riguarda una donna alla Casa Bianca.
E l'Italia? A parte il film-parodia Totò nella Luna (1958) di Steno, il titolo più interessante è La morte viene dallo spazio (1958) di Paolo Heusch in cui la Terra deve fare i conti con uno sciame di asteroidi deviati dall'esplosione di un razzo lanciato verso il nostro satellite da una base Onu. Dal Giappone, invece, nel 1959 arrivò Inferno nella stratosfera di Ishiro Honda, la cui trama inizia quando le Nazioni Unite individuano una razza aliena aggressiva nella zona d'ombra non visibile della luna. The Other Side of the Moon... E siamo al capolavoro del genere Luna, 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick, 1968, l'anno prima dell'allunaggio. Quattro candidature, un Oscar per gli effetti speciali e una scena ambientata in una base lunare che sembra vera.
Del resto Kubrick - come sanno tutti i complottisti - è il regista che filmò l'allunaggio del luglio 1969 in uno studio cinematografico segreto. La battuta «Un piccolo passo per l'uomo, un balzo per l'umanità», tra l'altro, non può che essere uscita dalla penna di un mediocre sceneggiatore hollywoodiano...
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