La curiosità E sul web ci si «laurea» esperti da soli

Cose che accadono nel caleidoscopio di Internet, e che somigliano un po’ alle inserzioni che le case editrici a pagamento mettono sui quotidiani. Però... c’è che se andate su http://arte.pittart.com/critici_arte.htm trovate un elenco dei critici d’arte italiani suddivisi per regione (elenco in cui non figurano, stranamente, troppi grandi nomi, mentre è tutto un fiorire di quasi sconosciuti di cui sarebbe interessante verificare la bibliografia, le attribuzioni e le organizzazioni di mostre che li hanno promossi a «critici d’arte»). Se fate parte della «categoria» e notate la vostra assenza, potete compilare un modulo, una specie di autocertificazione «di essere un critico d’arte», e verrete inseriti con verifiche minime. Se volete, a pagamento, potete «stilizzare» meglio la vostra inserzione. Mah.

La segnaliamo come curiosità (ai santi, ai poeti e ai navigatori negli ultimi tempi si sono aggiunti anche i critici d’arte, a quanto pare, alla lista delle professioni «glam»), tuttavia il dubbio sottostante lo si può formulare così: trattasi di critici anonimi o giù di lì, che strizzano l’occhio al mercato delle perizie?

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