Diario mantovano Feste, gialli freddi e gol cinesi

Venerdì sera festa notevolissima della Mondadori nella notevolissima Galleria «Disegno» di Palazzo Beccaguti Cavriani, con notevole catering, notevolissimi vini e i più notevoli esponenti dell'intellighenzia festivaliera. Notati un La Capria in formissima, più attento alle opere della Galleria che al buffet, un noto germanista mitteleuropeo più attento al buffet che alle opere della Galleria, un romanziere abituato alle cinquine di premi letterari, più attento alle galleriste, e due notevolissimi e potentissimi editor, uno Feltrinelli e uno Mondadori, a colloquio. E la prima cosa che viene in mente che unisce (o che oppone) Feltrinelli a Mondadori è Roberto Saviano. Il quale, peraltro, alla festa e anche al festival non c'era.
Ipnotizzati Ieri si è saputo che L'ipnotista, il thriller trasformato in film da Lasse Hallstrom in uscita in Svezia, rappresenterà il cinema svedese agli Oscar del prossimo anno. Tradotto in 38 lingue, L'ipnotista (Longanesi), scritto dai coniugi Alexander Ahndoril e Alexandra Coelho che usano lo pseudonimo Lars Kepler, è il romanzo di maggior successo in Scandinavia dopo la saga Millennium. E alcuni critici dicono sia meglio.

Globalizzati Tutti attentissimi, ieri, all'incontro con Neil MacGregor, direttore del British Museum di Londra, che presentava la sua Storia del mondo in 100 oggetti (Adelphi), dalla moneta in oro più antica alla maglia di Didier Drogba, calciatore ivoriano con passaporto francese che ha giocato a lungo in Inghilterra nella squadra di un magnate russo e ora gioca in Cina: il simbolo della globalizzazione. Classe '48, nato a Glasgow, molto british, MacGregor ha conquistato tutti parlando in (ottimo) italiano. Mantova molto glocal.

di Luigi Mascheroni