«L'orrore... L'orrore ha un volto...».
L'orrore ha molti volti, e molte forme. La letteratura, l'arte, il cinema, il fumetto, la graphic novel... Ecco, la grahic novel: un eccellente esempio di orrore disegnato e raccontato è L'orrore e altre storie (Edizioni BD, pagg. 144, euro 14,90), un volume che raccoglie due racconti classici della letteratura fantastica - uno di Howard Phillips Lovecraft e l'altro di Robert Bloch - riletti, «modernizzati» e riscritti a fumetti da Joe R. Lansdale, fra i maestri della narrativa horror contemporanea.
Il primo racconto, L'orrore di Dunwich (sceneggiatura di Lansdale e disegni di Peter Bergting), è un ideale seguito del celebre The Dunwich Horror, scritto da Lovecraft nel 1929 per la rivista Weird Tales e appartenente al ciclo di Cthulhu: un bimbo di dieci anni, una strana fattoria, corpi straziati, una scia di sangue e segreti, e una creatura sospesa tra questo e altri mondi... «Li ha portati fino a qui. Li ha mangiati, massacrati, impilati uno sull'altro, ma perché?». «Si tratta di un mostro di un'altra dimensione. Cosa c'entra la logica con il suo pensiero?».
Il secondo racconto è Quel treno per l'inferno (sceneggiatura di Lansdale insieme con il fratello John, e disegni di Dave Wachter), un adattamento dell'altrettanto celebre That Hell-Bound Train scritto nel 1958 per The Magazine of Fantasy and Science Fiction da Robert Bloch (1917-94, autore anche del romanzo da cui Alfred Hitchcock trasse Psycho): un treno maledetto che corre su binari meravigliosi e realizza i desideri dei suoi passeggeri (come il Paese che offre a tutti il sogno americano)... Ma a quale prezzo? «Venderei l'anima al diavolo per una vita migliore». «Ma sono tutte idiozie: non esiste un diavolo, così come non c'è un treno per l'inferno». Ma anche sì.