Teoria sociologica: gli esseri umani, parola di scienziati, dispongono di tre generi di capitale. In primo luogo quello economico (che non ha bisogno di spiegazione). In secondo luogo quello umano, composto da tutte le attitudini e le abilità di cui una persona è dotata (gli inglesi usano il termine skills). Esiste poi, scoperto più di recente, un terzo capitale chiamato capitale sociale. Con esso si intende la rete di relazioni che un individuo tesse attorno a sé e che gli consente di ottenere tutta una serie di vantaggi. Pratica sociale (non che saggezza popolare): esiste anche un altro quid che potremmo chiamare capacità seduttiva. Un quid che opera molto più in fretta dei capitali elencati sopra. Un esempio? Una bella ragazza con l’auto in panne ha molte più probabilità di essere soccorsa di una ragazza brutta. Non parliamo poi di un maschio...
Preso atto di questa discrepanza tra realtà e capacità di analisi concettuale Catherine Hakim, sociologa di Oxford e avvenente signora (in questo caso il commento è pertinente), ha deciso di dedicarsi allo studio del suddetto quid e ne ha estratto una categoria scientificamente identificabile e studiabile, il capitale erotico. Attenzione non si tratta di una provocazione ma di una documentata analisi scientifica che ha assunto la forma del saggio: Capitale erotico. Perché il fascino è il segreto del successo (Mondadori, in libreria dall’8 maggio): un’analisi che non farà piacere né ai moralisti d’antan né agli alfieri del politicamente corretto. Punto fermo del lavoro della Hakim è che esiste una fortissima differenza tra il desiderio sessuale maschile e quello femminile e l’eguaglianza tanto cara alle femministe va subito a farsi friggere. Statistiche alla mano i maschi soffrono di una forte frustrazione, in media vogliono fare sesso con intensità doppia rispetto alle femmine, e questo divario aumenta con il trascorrere dell’età. Risultato: come in qualsiasi caso in cui un bene è scarso, aumenta il suo valore. E di conseguenza le donne dispongono di un qualcosa in più ogni volta che sfruttano questa libido. Non bastasse, i belli di qualunque sesso o comunque sessualmente attraenti, finiscono spesso per essere considerate anche più competenti. Anzi spesso lo sono perché ricevono molte più attenzioni e stimoli dal mondo esterno, sin dalla giovinezza. E anche in questo caso ci sono sondaggi e statistiche convincenti. E visto che l’avvenenza non è solo un dono di natura ma consiste in un insieme di fattori, la Hakim dopo averli suddivisi in una serie di sei macrocategorie (bellezza, richiamo sessuale, capacità sociale, vitalità, capacità di presentarsi, competenza sessuale) consiglia a tutti di darsi da fare per acquisire quelli che non ci ha donati la genetica. E di imparare a usarli.
A questo punto pensate che la signora abbia scoperto l’acqua calda? Tutte cose, insomma, deducibili anche solo guardando gli italiani con la mascella a penzoloni davanti alla farfallina di Belen? Beh, fatto sta che la Hakin ha smascherato tonnellate di studi che questo fattore erotico l’avevano trascurato. E ha fatto arrabbiare le femministe di mezzo mondo per il piglio diretto con cui le racconta. Ma non è solo questo il fascino di Capitale erotico.
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