Firenze, "Battaglia Anghiari" Dietro l'affresco di Vasari c'è l'affresco di Leonardo

Le analisi chimiche hanno dimostrato che il nero è della stessa composizione di quello usato da Leonardo per la Gioconda e per il Giovanni Battista custodito al Louvre

Firenze, "Battaglia Anghiari"  Dietro l'affresco di Vasari c'è l'affresco di Leonardo

Dietro un affresco del Vasari, in Palazzo Vecchio a Firenze, si nasconde un capolavoro perduto di Leonardo: "La Battaglia di Anghiari". Uno dei più avvincenti gialli della storia dell’arte potrebbe essere stato risolto dai lavori di ricerca a Palazzo Vecchio che hanno individuato diverse prove: un campione contenente materiale di colore nero che ha una composizione chimica simile ad un pigmento nero trovato nelle vele marroni della Gioconda e del San Giovanni Battista; frammenti di materiale rosso che si ipotizza possano essere frammenti organici associati a lacca rossa; immagini che fanno capire che lo strato beige sul muro originale può essere stato applicato solo con un pennello.

Ed, infine, conferma dell’esistenza di un vuoto inizialmente individuato a la parete sulla quale Vasari ha dipinto il suo affresco ed il muro retrostante, che suggerirebbe una sorta di volontà - da parte di Vasari stesso - di preservare il lavoro di Leonardo.

Sono questi gli elementi principali emersi nel corso dei lavori di ricerca de "La battaglia di Anghiari", all’interno del Salone dè Cinquecento. Prove che lo scienziato Maurizio Seracini, insieme al suo team, citano come elementi a supporto dell’ipotesi che il dipinto di Leonardo si trovi dietro l’affresco murale del Vasari.

Le analisi chimiche sono state

condotte su un campione contenente materiale nero, la cui composizione chimica è simile ad un pigmento nero trovato nelle velature marroni della "Monna Lisa" di Leonardo da Vinci e del "San Giovanni Battista".

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