Cultura e Spettacoli

Grande successo per Shoot4change

La mostra sbarca a New York e a dicembre tornarà a Roma. Nelle foto degli artisti le storie dei più poveri e la realtà che non fa notizia

Grande successo per Shoot4change

Continua il successo di Shoot4Change. Il network internazionale di fotografi volontari no profit nato su iniziativa di Antonio Amendola sbarca finalmente a New York, dopo aver partecipato al Festival della Fotografia Europea di Reggio Emilia e al Festival Internazionale della Fotografia di Roma. Ma a dicembre sarà nuovamente a Roma.
Dal 5 al 31 luglio la mostra fotografica 4Continents 4Change sarà presso la Soho Photo Gallery di Manhattan seguendo l'itinerario prestabilito che prevede un viaggio attraverso i quattro continenti alla scoperta dei volti e delle storie che singolarmente non fanno notizia. Così Europa, Asia, America e Africa si incontrano negli scatti degli artisti per sensibilizzare l'opinione pubblica. Si tratta di storie di una società che cambia, di integrazione o di recupero, realtà solidali positive poco note accanto che si intrecciano con storie di miseria o di grande disperazione. Nelle foto ci sono dalle periferie urbane dietro l'angolo ai luoghi dimenticati del mondo, belli e meno belli, che accomunano il genere umano sparso per i continenti. A questa edizione partecipano trenta fotografi, quelli del National Geographic, i colleghi pluripremiati ma anche i giovanissimi talenti della fotografia. Diversi anche gli stili, fino alla iPhoneography. Tra i diversi reportage, dall'America spiccano gli scatti sul disagio mentale nelle prigioni di stato USA, i visi perduti del senzatetto di Detroit ma anche i medici missionari in Amazzonia.
In Africa Shoot4Change riscopre invece le storie dei più poveri che vivono nella Città dei morti, il cimitero monumentale del Cairo. Proposti anche gli scatti in Burkina Faso di un fotografo quindicenne italiano, il racconto dei sogni dei bambini senegalesi, la perdita di identità dei popoli della Namibia a seguito della costruzione di nuove dighe. Dall'Asia gli scatti di Fukushima dopo lo tsunami o quelli dei profughi del Myanmar in fuga verso il Bangladesh. Numerose storie anche dall'Europa, dall'Italia fino all'Ucraina che vede i bambini di Chernobyl affetti da cancro a distanza di anni dal disastro nucleare.
Shoot4Change sarà di nuovo a Roma per il prossimo dicembre e poi approderà anche in Canada
Attualmente l'organizzazione conta 1.000 fotografi e cresce con la velocità tipica dei social network. Vi sono nuovi gruppi di volontari in giro per il mondo, gli ultimi dei quali in ordine di tempo a Città del Messico e a Tokyo o in Russia mentre nascerà presto un gruppo in Bolivia nei prossimi mesi. Per informazioni www.shoot4change.net.
Nel programma di 4Continents 4Change, anche workshop e letture portfolio nel format veloce «Shoot4Minutes», banco di prova in 4 minuti aperto ai nuovi fotografi che vorranno aderire a Shoot4Change.

E' possibile inoltre acquistare gli scatti in mostra, il ricavato delle vendite finanzierà per intero le attività no profit del network di fotografi.

Commenti