I "Desperados" del vecchio West

Odoya pubblica il volume di James Horan che ripercorre le avventure dei celebri banditi americani da Jesse James a Butch Cassidy

I "Desperados" del vecchio West

"Voi mi prendete il cavallo, ma in cambio cosa mi date?"
"La vita" rispose Jesse con un bieco sorriso. E imitando l'accento dell'agricoltore aggiunse: "E che altro volevi avere?"
Jesse è Jesse James e laggiù, nel vecchio West, così andavano le cose. Era già tanto aver salva la pelle. Le Colt erano sempre pronte. I proiettili non mancavano mai. E sotto i cactus dell'Arizona assolata un morto in più o in meno non faceva differenza. E soprattutto non importava niente a nessuno. La vita del bandito era fatta così. Fatta di raid. Blitz. E di minacce violente. Di allevatori rapinati. Taglieggiati. Tenuti sotto scacco da quei maledetti a volto scoperto che li ripulivano ridendo a crepapelle. E magari di tanto in tanto se la spassavano con la contadinella più acerba.

Erano i disperati del deserto. Tra Stati Uniti e Messico dove la voce dei fuorilegge tuonava. E la stella dello sceriffo non sempre splendeva. Storie di maledetti in sella a un cavallo, che trovano posto fra le pagine di un volume, "Desperados" (Odoya, pp. 383, euro 18), dedicato a Jesse James e alla gang di Wild Bunch, ma allargato a quei banditiche entrarono nel Mito. E in molti casi sono entrati anche nella celluloide. E tra le corde della chitarra folk di Bob Dylan.

Eccoli insomma i ladri e gli assaltatori di banche, treni e diligenze. Carogne vere dai volti finti. Robin Hood da strapazzo che ai poveri non regalavano un soldo, ma solo la beffa. James Horan li ha riproposti in un volume che fa sognare gli appassionati di quel vecchio West che non esiste più. E tra foto in bianco e nero un po' sciupate, da Jesse James a Butch Cassidy, la galleria è completa. E perfino le immagini delle tombe assumono un colore meno lugubre. Quelle pietre scarne e ruvide, lavate dal tempo con nomi famosi e date di morte non fanno piangere più. Lasciano un timido sorriso. Tra i fotogrammi che la memoria cinematografica ha lasciato impressi nella mente. Sui "Sentieri selvaggi" e "Ombre rosse".

E tra i tanti Jack Palance che furono vendicati da sceriffi assetati di desiderio di far valere il pugno potente della legalità. Quando, fuori dal saloon, a finire a pancia per aria con quattro priettili in corpo era sempre lui. Il desperado del vecchio West.

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