I Dormienti di Mimmo Paladino arrivano a Milano

Il Maestro della Transavanguardia italiana porta per la prima volta a Milano, con un allestimento pensato ad hoc per questa location, una delle sue più note ed emozionanti installazioni

I Dormienti di Mimmo Paladino arrivano a Milano

Alla Cardi Gallery di Milano, dal 22 febbraio e fino al 30 aprile sono esposti i Dormienti, di Mimmo Paladino.

Il Maestro della Transavanguardia italiana porta per la prima volta a Milano, con un allestimento pensato ad hoc per questa location, una delle sue più note ed emozionanti installazioni: trentadue di questi imperturbabili, eterni uomini in terracotta giacciono nella penombra del grande open-space della galleria.

"Desideriamo inaugurare questo nuovo anno con una mostra importante e ambiziosa – spiega Nicolò Cardi – In un momento particolare come quello di oggi continuiamo a produrre concretamente contenuti di altissima qualità, così da stimolare una nuova progettualità per il sistema dell'arte e dare un segno di fiducia al mondo della cultura".

I Dormienti sono nati nel 1998, quando l’artista li espose per la prima volta a Poggibonsi, nel contesto della mostra Arte all’Arte. Due anni dopo si decise di fonderli in bronzo, trasformandoli in un’installazione permanente alla Fonte delle Fate, sempre nella cittadina toscana. Vennero esposti anche, nel 1999, negli spazi sotterranei della Roundhouse di Londra, assieme ai “Coccodrilli”, con l’ambient music di Brian Eno a completare in perfetta armonia multimediale l’esperienza espositiva. E anche qui alla Cardi i soundscape del musicista britannico accompagnano e sottolineano la nuova solennità di questa installazione, donando concretezza alle figure sdraiate, alleggerendone il sonno - o anche il sogno.

"Ricorre in Paladino l’idea di assemblare delle forme come se fossero moduli – dichiara Demetrio Paparoni, autore del volume che accompagna la mostra. “Non va dimenticato che l'artista ha in più occasioni manifestato l’attitudine a realizzare opere concepite come un insieme di frammenti archiviati nel suo immaginario visivo. È questa attitudine che lo ha portato a realizzare dei lavori insieme a Sol Le Witt, Alighiero Boetti e non ultimo Brian Eno, artisti che hanno sempre lavorato con un concetto di modulo e di ripetizione differente".

Un filo sottile collega questa mostra a quella attualmente in corso a Firenze, al Museo Novecento, sui disegni di Henry Moore: i corpi dei dormienti, infatti, seppur richiamino scenari pompeiani, fanno riferimento ai disegni dello scultore inglese raffiguranti i ricoveri sotterranei della seconda guerra mondiale.

E, a proposito di disegni, Paladino chiude il cerchio con l’opera qui ospitata al primo piano: Sunday Morning Comin’ Down, composta da 100 disegni realizzati da Paladino durante il primo lockdown. A contrapporre, assieme ai corpi dei dormienti, una panoramica sulle immagini che popolano il mondo dell’artista, tra intimismo e memoria collettiva.

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