Keith Richards scrive del nonno (ma per i bimbi)

Gli uomini che invecchiano tornano bambini. E le rockstar che invecchiano talvolta scrivono libri per bambini. Come Keith Richards, quasi 71 anni dei quali 52 trascorsi con i Rolling Stones, riassunto sopravvivente dell'epoca in cui il rock era sesso e droga e qualsiasi altra cose fosse contro. Si intitolerà Gus & Me: la storia di mio nonno e della mia prima chitarra e uscirà tra poco. «È stata un'idea del mio editore mentre scrivevo l'ultimo libro Life », ha detto al Los Angeles Times : «Mi suggerì di trasformare in un libro a parte il mio rapporto con il nonno. Gli risposi: mi stai prendendo in giro?». No. Suo nonno era Theodore Augustus «Gus» Dupree, musicista con sette figlie e un solo nipote maschio che poi sarebbe diventato un musicista molto ma molto più famoso. Suonava il sax, poi i suoi polmoni furono azzoppati dai gas della prima guerra mondiale e quindi si concentrò sugli strumenti a corda. A far incontrare nonno e nipote anche sul piano musicale è stata una chitarra appoggiata sul pianoforte: «Avrò avuto cinque anni, non arrivavo a prenderla. Lui mi disse: quando ci arrivi, suoniamo insieme. Così un giorno presi una sedia, mi arrampicai e lui capì che facevo sul serio».

Gran parte di questa storia Keith Richards l'ha scritta nella sua casa nel Connecticut, dove vive piuttosto al riparo dall'ingombro della notorietà, che è persino più fastidiosa di certe dipendenze. E in quella casa ha ripensato all'altra casa, quella dell'infanzia. Così, quando gli chiesero di inserire nel libro anche disegni ed illustrazioni, «ho subito pensato che avrei dovuto tenere tutto in famiglia» come ha detto a Billboard . Perciò ha chiesto a sua figlia Theodora di dargli una mano. Hanno sfogliato vecchie foto, hanno spolverato ricordi nascosti dal tempo. «Era la prima volta che lavoravamo insieme e mi ha incoraggiato a usare la mia immaginazione» ha ammesso al Los Angeles Times . Lo ha fatto tornando a Londra (vive a Manhattan) per visitare i luoghi citati nel libro. Tutti ormai molto diversi da com'erano sessant'anni fa. Come lo è Keith Richards, appena rientrato dall'ennesima tournèe con i Rolling Stones e già pronto a registrare un disco solista con la frenesia da esordiente.

Dopotutto, se una delle rockstar più famose del mondo a settant'anni scrive un libro per bambini, allora è proprio vero che la musica non fa invecchiare lo spirito. Perciò questo Gus & Me sarà un successo planetario come lo è stato Life . Come si dice dalle parti di casa Richards, buon whisky non mente.

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