Lansdale e Winslow Le facce (criminali) del moderno western

Il classico e crepuscolare La foresta è ambientato nel primo Novecento. Atmosfere pulp in Morte e vita di Bobby Z., incubo dei nostri giorni

Lansdale e Winslow Le facce (criminali) del moderno western

Due generi come il western e il noir sono intimamente legati, nella tradizione letteraria americana. Si potrebbe dire, come sostiene lo scrittore Victor Gischler, che «quando la Frontiera è stata cancellata gli americani sono stati costretti a guardare verso l'interno, dentro di loro e nelle loro anime esplorando nel ventre molle del paese. E così ai cavalli dei cowboys si sono sostituite le automobili, alle desolate e polverose praterie del West si sono sovrapposte le piovose metropoli industriali. Le pistole e i banditi sono però rimasti».

E con il passare degli anni il noir statunitense sembra divertirsi a giocare a mescolare sempre di più il proprio passato e il proprio presente, come ci dimostrano anche due recenti romanzi di Joe R. Lansdale e Don Winslow intitolati rispettivamente La foresta e Morte e vita di Bobby Z. (entrambi editi da Einaudi). Il primo è un western crepuscolare ambientato nel Texas dei primi del Novecento, il secondo una storia di droga che echeggia i duelli e le rese dei conti di Frontiera. «Mi sento legatissimo al mondo della Frontiera - spiega Lansdale -. Il Texas è connesso al West e ai miti del genere western in maniera indissolubile, più di ogni altro stato dell'Unione. È un legame fortissimo e io sono cresciuto in questo mondo, amando prima i film western e poi i romanzi e i fumetti del genere. Potrei dire che questo immaginario è la mia vera forza interiore».

Sostanzialmente i detectives Hap e Leonard, interpreti di molti romanzi di Lansdale, hanno molti punti di contatto con il classico cavaliere solitario, così come in storie come Il carro magico e La morte ci sfida vengono narrate leggende riguardanti la vera morte di Wild Bill Hickok e terribili maledizioni indiane capaci di rianimare i defunti. In Tramonto e polvere c'era persino un'eroina come Sunset, una donna che veste i panni di sceriffo nel villaggio di minatori di Camp Rapture.

Fra le pagine del recente La foresta lo scrittore texano propone invece una sua personale rilettura di Sentieri selvaggi di John Ford. Il protagonista delle vicende, Jack, assiste all'omicidio di suo nonno e al rapimento della sorella minore durante un viaggio di trasferimento della famiglia dal Texas al Kansas. Deciderà di dare la caccia personalmente ai tagliagole che hanno portato via la povera Lula facendosi accompagnare da un'insolita e male assortita squadra di cacciatori di taglie: un nano saggio che ha una mira precisa ed è solito meditare con occhio disincantato sul mondo che lo circonda, un colosso di colore che fa di professione lo scavafosse al cimitero, una prostituta procace, pettegola e allo stesso tempo generosa e uno sceriffo che ha incise sul corpo le tracce dei duelli che ha affrontato nel tempo.

La Frontiera in cui si muove Jack nel romanzo di Lansdale è uno strano incrocio fra il West raccontato da scrittori come Mark Twain e Zane Grey e le lande desolate americane di Piombo e sangue di Dashiel Hammett. Cavalli e macchine sfilano gli uni accanto agli altri e all'oro che tanto faceva gola ai pionieri si è da tempo sostituito l'oro nero chiamato petrolio. Lo sguardo di Jack sul mondo in via di trasformazione che lo circonda è disincantato tanto da fargli sostenere: «Non serve a niente aspettarsi dagli esseri umani più di quanto siano in grado di dare. Suppongo che non dovrei odiarli tutti, perché sarebbe come odiare l'acqua perché è bagnata, o la polvere perché è secca. Ma li odio comunque, e anche con un certo orgoglio».

Fra il Messico e la California si svolgono invece le vicende di Tim Kearney che ci vengono raccontate in Morte e vita di Bobby Z. di Don Winslow. Un ex marine congedato con disonore dal corpo militare. Un uomo abituato a sopravvivere di espedienti e piccoli crimini che incidentalmente si trova ad affrontare un motociclista della banda degli Hells Angels. Questo suo gesto comporterà il suo internamento nel carcere di San Quintino, dove la banda del morto ha deciso che gliela farà pagare. Rinviando il duello mortale per sopravvivere, Kearney accetta la proposta di un agente della Dea che gli chiede di impersonare lo spacciatore Bobby Z. per attuare uno scambio di prigionieri in Messico. In realtà, quando Tim si troverà fra le mura del bunker del boss Don Huertero, la sua vita avrà una svolta totale e il libro di Winslow comincerà ad assumere i toni disperati e avventurosi di una pellicola di Sam Peckimpah.

Da questo romanzo del 1997 è stato tratto il film Bobby Z. - Il signore della droga di John Herzfeld con Paul Walker e Laurence Fishburne.

Winslow per la prima volta si trova in questa storia a toccare il tema del narcotraffico che svilupperà poi anche nei successivi Il potere del cane e Le belve e il miscuglio fra situazioni western ed elementi pulp si innesta perfettamente nella cornice d'ambientazione scelta dall'autore.

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