Cultura e Spettacoli

Magica Rowling. Ora vuole far sparire il gossip editoriale

"Il baco da seta" è un noir che farà fischiare le orecchie a molti giornalisti culturali

Magica Rowling. Ora vuole far sparire il gossip editoriale

Qual è il confine fra il pubblico e il privato nella vita di uno scrittore? Quanto è giusto che i tabloid ficchino il naso nella vita privata dei bestselleristi e la raccontino ai lettori? Quali metodi sporchi hanno imparato i giornalisti per estorcere certi pettegolezzi da sbattere in prima pagina? Le risposte a questi tre spinosi quesiti costituiscono la robusta spina dorsale intorno alla quale ruota la trama de Il baco da seta (Salani, pagg. 555, euro 18,60, traduzione di A.C. Cappi) il nuovo romanzo scritto da J.K. Rowling dietro lo pseudonimo di Robert Galbraith.

Il tema degli scandali mediatici legati alle intercettazioni telefoniche, agli scambi di notizie fra i giornali e i servizi segreti, alla violazione della privacy delle persone pubbliche sicuramente sta molto a cuore alla creatrice di Harry Potter, la quale non ha mai molto amato che si esplorasse la sua vita privata. Fra l'altro, quando nel 2010 esplose lo scandalo legato al tabloid News of The World che usava metodi illeciti per carpire informazioni sui vip, la stessa Rowling fu uno dei testimoni chiamati in giudizio dalla Commissione Levison che si occupò dell'inchiesta. Non è quindi causale che le ultime tre opere della scrittrice britannica, Il seggio vacante (firmata con il suo nome) e i successivi Il richiamo del cuculo e appunto Il baco da seta (entrambi siglati Robert Galbraith), formino, messi insieme, una sorta di speciale trilogia dedicata ai meccanismi perversi degli scandali mediatici. Queste tre storie di volta in volta, mettono nel centro del mirino narrativo rispettivamente il mondo dei personaggi politici, quello delle starlette del mondo della moda e quello degli scrittori.

Nel Baco da seta la Rowling è abilissima a fare sparire qualsiasi specifico riferimento che potesse rimandare ad autori o case editrici, ma ciò non toglie che il ritratto della Londra editoriale proposto è estremamente realistico. È singolare che la storia prenda avvia con il colloquio mattutino presso lo Smithfield Café, situato in Long Lane, fra l'investigatore Cormoran Strike e il giornalista Dominic Culpepper. Ciò che avviene fra i due è uno scambio di informazioni apparentemente legale, e per il quale Cormoran Strike verrà anche ben pagato. Ma è l'ex reduce della guerra in Afghanistan a dettare le regole per il servizio che il reporter metterà in pagina, chiedendogli di non citare la fonte che gli ha spifferato i segreti sulla vita di Lord Parker di Pennywell.

Strike spiega che odia le intercettazioni e sottolinea che sono illegali, inoltre specifica che le persone andrebbero intervistate-interrogate con rispetto, sapendole ascoltare (non per nulla lui gira sempre con in tasca taccuino e matita e non fa uso di registratori). Il giornalista sorride sarcasticamente alle sue valutazioni morali e gli contropropone di andare a interrogare il figlio del cantante Tom Jones per estorcergli qualche pettegolezzo sul padre, gli assicura che potrà anche ben pagare il ragazzo, se questo gli racconterà qualche storia particolarmente piccante. Strike è nauseato e rifiuta di svolgere questo servizio. Inoltre non risponde alla provocazione del giornalista sul fatto che lui stesso in fondo è sia un eroe di guerra sia il figlio adulterino di una rockstar come Johnny Rokeby e per questo dovrebbe essere abituato a certi scandali. Ma Cormoran Strike sa benissimo che l'esercito in fondo gli ha regalato una nuova vita e l'anonimato, gli ha permesso di sfuggire dai pettegolezzi sulle sue origini, quelli tanto cari ai tabloid inglesi. Forse è anche per questo che quando gli toccherà occuparsi prima della scomparsa e poi della morte dello scrittore Owen Quine l'occhio investigativo di Strike sarà lucido e disincantato.

Molti hanno paura di ciò che può aver scritto Quine nel suo inedito manoscritto «Bombyx Mori» (Il baco da seta) perché è un romanzo in cui ha sicuramente raccontato molte cattiverie su alcuni protagonisti dell'editoria britannica. Cormoran Strike sa benissimo che non è giusto giocare secondo le regole di giornali come il News of the World che richiedono «uno stomaco forte» ai lettori e metodi non esattamente limpidi di indagine agli investigatori che svolgono il lavoro sporco al posto dei giornalisti d'inchiesta. Per questo il protagonista creato dalla Rowling-Galbraith si muove usando il suo istinto e il suo buon senso in una giungla dove si muovono agenti letterari, direttori editoriali, scrittori (attorniati da familiari spesso ingombranti) e giornalisti. Una terra di nessuno dove tutti puntano al successo e farebbero qualsiasi cosa per portare un romanzo in classifica. Cormoran Strike ha imparato che in territorio nemico devi saper calcolare bene le tue mosse, devi risparmiare le energie e le cartucce.

E sa anche che c'è una sola persona di cui si può fidare: la sua assistente Robin.

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