Cultura e Spettacoli

Morta Giusi Ferré, pilastro del giornalismo di moda e costume in Italia

Da anni combatteva contro una malattia: Giusi Ferré ha saputo raccontare la moda e il costume italiano come nessun altro ha mai fatto

Morta Giusi Ferré, pilastro del giornalismo di moda e costume in Italia

Si è spenta nella notte a 76 anni la giornalista Giusi Ferré, autorevole e decana firma del giornalismo di moda e costume del nostro Paese per il settimanale Io Donna e per il Corriere della sera. A darne notizia è stato proprio il Corriere della sera. Da tempo combatteva contro una malattia. Tagliente, pungente e ironica, con il suo particolarissimo punto di vista ha raccontato i cambiamenti dell'Italia fin dagli anni del boom della moda nel nostro Paese. La sua prima intervista è stata a Miuccia Prada ma è anche stata l'artefice della rubrica "Buccia di banana", nella quale negli altri ha raccolto tutte le più clamorose, e non, cadute di stile.

Milanese doc, Giusi Ferré ha fatto del giornalismo la sua ragione di vita, diventando un faro per un'intera generazione di giornalisti di costume, cresciuti nel suo mito. Era apprezzata per la sua grande arguzia e per lo straordinario spirito di osservazione, che le permetteva di notare dettagli invisibili ad altri, di guardare oltre e di arrivare laddove nessuno si era mai spinto. Le sue interviste erano note per essere ricche di dettagli particolari: Giusi Ferré non si accontentava di parlare col personaggio, lo voleva raccontare attraverso aneddoti unici che ne tratteggiassero la personalità in maniera inequivocabile e inedita.

Esordì scrivendo per Epoca per poi passare all'Europeo, per il quale firmò la storica intervista a Miuccia Prada. Erano gli anni d'oro della moda italiana, quelli della creatività durante i quali tutto sembrava essere possibile, l'Italia era in gran fermento e Giusi Ferré riuscì a cogliere l'essenza del cambiamento attraverso il suo sguardo sul mondo. A Miuccia Prada fece rivelare che quando suo padre le portava in America a bordo del transatlantico, le obbligava a vestirsi di nero nella convinzione che così non sarebbero state mangiate dagli squali in caso di naufragio.

Ha scritto numerosi libri nei quali ha raccontato i principali fenomeni di moda e costume della nostra epoca, a partire da Timberlandia, ma non solo. Grande successo ha avuto la sua opera Alberta Ferretti: lusso, calma, leggerezza scritta con Samuele Mazza. Numerosi, poi, i libri dedicati a Gianfranco Ferré, grande firma della moda italiana, con il quale la giornalista aveva uno stretto legame di parentela del quale, però, preferiva non parlare.

Ha frequentato spesso anche la tv, parlando di moda e di costume.

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