L'articolo della domenica

Un movimento contro il deserto

La lezione di don Giussani: rinascere sempre per non cadere nell'inaridimento. Anche in amore

Un movimento contro il deserto

Grazie al recente libro "Vita di don Giussani" di Alberto Savorana, ho finalmente capito in che modo questo sacerdote sia riuscito a dare vitalità e tanta forza espansiva a Comunione e liberazione.
Il movimento studentesco del 1968 in pochissimo tempo è diventato marxista e ha inalberato come icone Lenin, Fidel Castro, Mao Tse-Tung e Che Guevara. Tutti seguivano la corrente, tranne un gruppo di cattolici che dicevano di essere di «comunione e liberazione». Io come studioso dei movimenti collettivi ne ero affascinato perché non aveva il carattere caotico dei movimenti marxisti con diversi leader, correnti, gruppuscoli. Al contrario era perfettamente organizzato e aveva un unico leader, guida culturale e spirituale, don Giussani, che li trascinava con lezioni, corsi, libri. Essi pensavano come lui e parlavano come lui e i suoi libri non erano rivolti al grosso pubblico, ma erano insegnamenti, indicazioni per loro.

Don Giussani fin dalla adolescenza è stato un mistico innamorato della figura di Cristo. Alle scuole medie prima e poi all'università egli ha insegnato ai suoi studenti l'incontro con Cristo. Tutto il resto - l'organizzazione, le regole, il successo - è niente senza l'influsso rivitalizzante dal rapporto personale con Cristo. Come tutti i movimenti, anche Comunione e liberazione tendeva a diventare istituzione, cioè a cristallizzarsi in regole, gerarchie, rituali, perdendo lo spirito mistico delle origini. È contro questo inaridimento che don Giussani lotta per tutta la vita. Quasi tutti i suoi interventi sono un invito accorato a una ripresa del movimento che può avvenire solo nell'incontro della persona con Cristo. Egli vuole che il movimento sia in continuazione nascente, che i suoi membri diventino ogni volta un'umanità nuova.

Tutti i movimenti rischiano l'inaridimento e durano solo se sanno riaccendere in sé il fuoco delle origini. Anche quel particolare movimento che è l'innamoramento che, infatti, spesso muore sotto il peso della routine e dei doveri quotidiani.

L'amore appassionato dura solo se rinasce, se i due amanti si reinnamorano, se si cercano e riscoprono a ogni incontro lo stupore, la freschezza e l'incantesimo del primo giorno.

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